La trattativa per le armi dalla Cina alla Russia, gli 007 di Usa e Germania: «Pronto un ordine di 100 droni cinesi per frenare Kiev entro l’estate»

Secondo funzionari dell’intelligence statunitense, Pechino potrebbe fornire artiglieria e droni kamikaze per contrastare l’offensiva ucraina prevista nei prossimi mesi

Tra Cina e Russia sarebbe in corso una concreta trattativa per la vendita di armi ai russi, nonostante Pechino stia insistendo da alcuni giorni perché riprendano i colloqui di pace tra Kiev e Mosca per mettere fine ai combattimenti iniziati ormai un anno fa con l’invasione russa dell’Ucraina. Secondo funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, la Cina potrebbe consegnare alla Russia artiglieria e droni, come ha più volte paventato la Casa Bianca attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, che parlato della possibilità di rifornimenti militari cinesi ai russi come ipotesi sempre più possibile. Funzionari dell’intelligence Usa sostengono che Pechino sarebbe in grado di fornire armi all’esercito russo capaci di evitare la controffensiva ucraina prevista per la prossima estate. Capacità però che gli esperti Usa minimizzano per il momento. Le informazioni non sarebbero ancora state ufficialmente condivise con gli alleati della Nato, ma la Casa Bianca starebbe valutando di accelerare la desecretazione dei dossier. Sviluppi su possibili forniture militari dalla Cina alla Russia sono emersi anche dal settimanale tedesco der Spiegel, secondo cui Mosca sta negoziando con un’azienda cinese per l’acquisto di 100 droni kamikaze. La consegna dei velivoli potrebbe essere possibile già nella prossima primavera. Secondo la rivista tedesca, si tratterebbe di droni in grado di trasportare anche materiale esplosivo, come avrebbero confermato esperti miliari di Berlino rimasti anonimi.


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