Masha Moskaleva, la 12enne russa internata in una struttura riabilitativa per un disegno contro la guerra in Ucraina

Nell’immagine, ritraente le bandiere dei due Paesi, era riportato anche un messaggio: «Io sono contro il conflitto»

È bastato un disegno contro la guerra in Ucraina a far internare una 12enne russa in una struttura «per la riabilitazione sociale». La giovane ragazza, Masha Moskaleva, durante una lezione d’arte a scuola in cui era stato chiesto agli alunni – un mese dopo l’inizio dell’invasione – di esprimersi in sostegno delle truppe di Mosca, aveva disegnato sul foglio bianco una bandiera russa e quella ucraina e missili che viaggiano in direzione di quella giallo-blu con la scritta «Io sono contro la guerra». Il gesto, però, non è piaciuto alla Commissione per le questioni minorili nella regione di Tula che, avvertita dalla scuola di Masha, ha aperto un fascicolo il mese scorso per limitare i diritti genitoriali del padre, così come anche quelli della madre che ha lasciato la famiglia quando Masha aveva tre anni e vive ora in un’altra città. A denunciarlo è OVD-Info, organizzazione per i diritti umani che sta seguendo il loro caso, citata dai media internazionali. Padre e figlia sono stati ripetutamente arrestati, interrogati e – nel caso di Alexey, questo il nome del genitore – picchiati dall’aprile dello scorso anno, quando Masha ha realizzato il disegno contro la guerra. Padre e figlia hanno, inoltre, cambiato città per la loro sicurezza, ma non è servito: la polizia li ha trovati mercoledì scorso, ha arrestato Alexey, mentre Masha è stata portata nel centro riabilitativo. Ora, al padre sono stati accordati gli arresti domiciliari mentre affronta accuse per le quali rischia il carcere, ma sua figlia non è ancora tornata a casa. 


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