Mosca, l’ex numero due della polizia politica russa Vladimir Makarov trovato morto in casa: «Si è suicidato»

L’ex maggior generale, già funzionario del ministero dell’Interno, è stato rimosso dal suo incarico a gennaio dal Cremlino

Il maggior generale, già funzionario del ministero dell’Interno e vice-capo dell’unità anti-estremismo della polizia russa, incaricata di perseguire i “nemici” della Russia, Vladimir Makarov, è stato trovato morto nella sua abitazione a Golikovo, nelle periferia di Mosca. A riferirlo è la Tass che aggiunge, inoltre, come il corpo del politico – rimosso dal suo incarico lo scorso gennaio – sia stato rinvenuto lunedì 13 febbraio dalla polizia che ha derubricato il caso come «suicidio». Secondo il canale Telegram Baza, vicino agli apparati statali russi, Makarov si sarebbe sparato con un fucile da caccia mentre la moglie era in casa. Quello del numero due dell’unità incaricata di reprimere ogni tipo di manifestazione di dissenso o, comunque, di opposizione alla Federazione russa, si va così ad aggiungere ai numerosi, nonché misteriosi suicidi che si sono verificati negli ultimi mesi all’interno delle stanze del potere russo.


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