La visita di Ignazio La Russa a Gerusalemme: «L’Italia è antifascista per Costituzione, non so se fino al midollo» – Il video

Il messaggio del presidente del Senato: «I governi italiani hanno sempre difeso Israele»

Ignazio La Russa è volato a Gerusalemme nel suo primo viaggio all’estero da presidente del Senato. Oltre al parlamento israeliano e un faccia a faccia con Benjamin Netanyahu, il fondatore di Fratelli d’Italia si è recato al memoriale della Shoah, poi al museo di arte ebraica italiana, quindi all’incontro con la comunità italiana e infine al Muro del pianto. Qui, La Russa ha ribadito di «non sapere se l’Italia è antifascista fino al midollo». Quello che è certo, è che «lo è nella Costituzione», ha aggiunto rispondendo a una domanda se condivideva l’affermazione del presidente della Comunità ebraica, di origine italiana, Vito Anav secondo cui «l’Italia di oggi è antifascista nel suo midollo costituzionale». Al termine della visita, però, è arrivata una domanda indesiderata: «Presidente, qui nel 2003 Gianfranco Fini definì il fascismo “male assoluto”, lei condivide quelle parole?». La Russa spiazzato – scrivono Repubblica e Corriere della Sera -, avrebbe cercato di sviare il quesito: «Ho finito di fare dichiarazioni, non siamo in Italia che uno mi insegue col microfono», ha replicato. 


La visita a Yad Vashem: «Mai più un odio così bestiale»

Il presidente del Senato, al suo quinto viaggio in Israele ma il primo da presidente del Senato, si è inginocchiato inoltre al Yad Vashem, la fondazione che raccoglie la memoria dei sei milioni di ebrei vittime dell’Olocausto. «Ogni volta che mi sono simbolicamente inginocchiato in questo luogo di dolore e di ricordo, ho rinnovato il sentimento di vicinanza al popolo ebraico e il proposito di contribuire a far sì che mai più ci sia un odio così bestiale». È quanto ha scritto il presidente del Senato sul Libro del ricordo al termine della visita al mausoleo della Memoria a Gerusalemme. «Sono i gesti quelli che contano – ha poi detto – quando si viene in questo luogo di memoria, di ricordo ma anche luogo di monito». Accompagnato dall’ambasciatore italiano Sergio Barbanti ha ricordato che non è la prima volta che visita il Mausoleo della memoria. «Ma il sentimento – ha spiegato – è sempre un sentimento nuovo, di dolore, di partecipazione, di vicinanza e di rinnovo nella stessa identica maniera tutte le volte che si guardano queste immagini e si respira questa sensazione». «Tutte le volte – ha concluso – ci si inchina alla memoria di chi non c’è più e alla barbarie della Shoah».


La condanna alle Leggi razziali «senza ‘se’ e senza ‘ma’»

«L’accoglienza che ho avuto nel vostro Parlamento, l’applauso congiunto non solo dalla parte della maggioranza ma anche dalla opposizione, mi ripaga di tante piccole vicissitudini che uno può avere nelle sua vita politica», ha detto La Russa incontrando la comunità ebraica di origine italiana a Gerusalemme. «La mia condanna delle Leggi razziali “senza se e senza ma” è molto antica e sin da quando io faccio politica la difesa dell’esistenza, della integrità e dell’indipendenza di Israele è stata uno dei capisaldi della linea politica dei partiti a cui ho appartenuto».

«L’Italia ha sempre difeso l’esistenza di Israele»

«Siamo fermamente contro ogni forza terroristica che attenti alla libertà, alla esistenza ed alla indipendenza di Israele. Israele va tutelato nei suoi diritti», ha detto La Russa dopo l’incontro di stamattina con il leader della Knesset Amir Ohana. «Come presidente del Senato devo dire che l’Italia in tutti i suoi governi ha sempre difeso l’esistenza di Israele, ha sempre voluto che Israele potesse esistere e manifestare la propria libertà ed indipendenza».

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