Suicidio senatore Astorre, la procura di Roma disporrà l’autopsia

Sulla morte del senatore è stato aperto un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio

Sarà disposta l’autopsia sul corpo del senatore Pd Bruno Astorre, morto lo scorso 3 marzo in un ufficio del Senato a palazzo Cenci a Roma. La procura di Roma indaga per istigazione al suicidio, mentre si continua a raccogliere elementi per ricostruire gli ultimi giorni del senatore, che non avrebbe lasciato scritti prima di morire. Come ricostruisce il Corriere della Sera, i primi soccorsi erano stati chiamati alle 12.50 del 3 marzo, dopo che Astorre era stato ritrovato nel cortile interno del palazzo, dopo essersi buttato da una finestra al quarto piano. Secondo il Corriere, il senatore aveva già provato a togliersi la vita nel suo ufficio una settimana prima. Tra gli esponenti più importanti del Pd laziale, Astorre, 59 anni, era sposato con la consigliera regionale Francesca Sbardella. Due ore prima della sua morte, il senatore dem aveva partecipato a una rassegna stampa in streaming al caffè Black Jack di Grottaferrata con la giornalista Chiara Rai. Astorre aveva commentato i fatti del giorno con apparente serenità e concedendosi anche qualche risata nel corso della conversazione. In più occasioni però sembrava anche parlare a fatica, con una parlata spesso sbiascicata e poco comprensibile. Da lì si è poi diretto al suo ufficio al Senato.


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