Valditara in soccorso del prof ritrovato dagli ex alunni in ospedale: «Vogliamo aiutarlo»

Il comunicato del ministro dell’Istruzione: «Sarei davvero onorato di poter incontrare i suoi ex studenti e ringraziarli personalmente»

La vicenda dell’ex professore di filosofia del Liceo scientifico Gobetti di Torino, Umberto Gastaldi, ritrovato solo in ospedale a Vicenza dai suoi alunni, è arrivata sino al ministero dell’Istruzione e del merito a Roma. Il ministro Giuseppe Valditara in un comunicato ufficiale ha elogiato gli ex alunni del professore ormai in pensione «che si sono organizzati per accudirlo e assisterlo a turno». Il titolare del dicastero di viale Trastevere ha osservato che si tratta di «una vicenda che racconta perfettamente gli straordinari rapporti umani che la scuola può generare, e spiega perché gli anni passati sui banchi siano tanto importanti nella vita di ognuno di noi». Valditara ha promesso che si attiverà assieme ai tecnici del ministero «per capire in quale modo possiamo essere utili al professor Gastaldi». Il ministro dell’Istruzione ha poi concluso: «Sarei davvero onorato di poter incontrare i suoi ex studenti e ringraziarli personalmente per questo straordinario esempio di solidarietà e amore per la scuola».


Gli ex studenti del Gobetti, che a distanza di anni hanno mantenuto un filo diretto con l’ex docente di filosofia, hanno assicurato: «Adesso che lo abbiamo trovato non lo lasceremo più. Facciamo i turni per andare a trovarlo, ci riuniamo quasi tutti i giorni in videochiamata per risolvere problemi pratici e questo lo conforta». Il prof Gastaldi, dal canto suo, in un’intervista a La Stampa, si è detto «immensamente grato a tutti» per l’affetto ricevuto e per la premura dei suoi ex allievi. «Platone diceva che l’insegnamento è un rapporto d’amore e aveva ragione – ha proseguito l’ex insegnante -. È un rapporto di conoscenza, e conoscersi è un esercizio d’amore». E malgrado gli acciacchi dell’età e i problemi di salute per cui servirà diverso tempo per il recupero, ha concluso: «Quando facevo lezione con loro, mi batteva sempre il cuore. Forte. Fortissimo. Ora comincio le giornate malissimo e le finisco ridendo a crepapelle: ho i miei ragazzi con me, chi lo avrebbe mai detto?».


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