Si candida con FdI e dice di essere iscritto all’Anpi, il caso del vicesindaco di Alassio: «Ho studiato gli statuti: hanno gli stessi principi»

Si dichiara antifascista ma sopratutto «contro qualunque forma di totalitarismo». E sul possibile conflitto tra le due tessere, il vicesindaco di Alassio non ha dubbi: nessun problema

Alle puntuali polemiche che gli esponenti di Fratelli d’Italia quando si parla di antifascismo e celebrazioni del 25 aprile, il partito di Giorgia Meloni potrebbe aver trovato ad Alassio, in provincia di Savona, la risposta ideale in Angelo Galtieri. Il vicesindaco della cittadina ligure si prepara a candidarsi alle prossime Comunali con la tessera di FdI in una tasca e quella dell’Anpi in un’altra. Questo almeno sostiene lui, anche se non risulterebbe iscritto all’Associazione nazionale partigiani dallo scorso anno, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano. Galtieri però insiste: «Sì, sono iscritto all’Anpi – dice al Fatto – e da pochi giorni a Fratelli d’Italia. Ma non vedo nessun conflitto tra le due cose. Non sono un nostalgico del fascismo, ho 62 anni, non ho nemmeno vissuto quel periodo». Il neotesserato meloniano certo qualche dubbio lo avrebbe anche avuto, ma dice di aver studiato il caso: dice di essersela fatta: «In effetti mi sono domandato se ci fossero conflitti, così ho letto entrambi gli statuti. E posso dire che sono ispirati ai principi di democrazia e libertà. Quindi no, lo confermo, non ci sono conflitti. Poi, se vogliamo dirla tutta, ci sono estremismi tanto da una parte quanto dall’altra… e tutti quelli che definiscono “fascista” tutto ciò che è di destra». L’idea di iscriversi all’Anpi risalirebbe a qualche anno fa, nel pieno delle polemiche sui governi berlusconiani e la difesa della Costituzione: «Mi convinse il presidente della sezione locale – spiega Galtieri – durante una tranquilla chiacchierata. Era un periodo di forte revisione della Costituzione, c’era Silvio Berlusconi al governo». A chi potrebbe sollevare qualche dubbio sull’abbinamento particolare che non capita così spesso, il vicesindaco di Alassio risponde senza dubbi: «Ma non è corretto dire che Fratelli d’Italia discende dal fascismo. FdI nasce da Forza Italia, Meloni era in Forza Italia…». Galtieri sembra confondere FI con il Popolo delle Libertà, dove c’era anche Gianfranco Fini che veniva dal Movimento sociale italiano: «Sì, vabbè, hanno fatto tutti un percorso ondivago. Ma non ha importanza». Dopo Berlusconi con il fazzoletto dei partigiani, potrebbe arrivare il momento di Meloni iscritta all’Anpi convinta da Galtieri? «No, non mi permetterei mai, è una sua libera scelta». E quando gli viene chiesto se si dichiara antifascista, perde un po’ di schiettezza: «Sì, anche se più correttamente direi che sono contro qualunque forma di totalitarismo. Anche chi è iscritto all’Anpi lo deve essere».


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