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Heather Parisi costretta a sborsare una “somma ingente” dopo una condanna per diffamazione. L’esultanza di Lucio Presta

13 Marzo 2023 - 08:37 Redazione
heather parisi lucio presta causa diffamazione
heather parisi lucio presta causa diffamazione
Il manager televisivo racconta la storia su Twitter

L’ultima trasferta in Italia è costata molto all’ex ballerina e showgirl Heather Parisi. È stata infatti costretta a sborsare «una somma ingente» a titolo di risarcimento dopo una condanna per diffamazione. A scriverlo su Twitter è oggi il manager televisivo Lucio Presta. «Hai avuto moltissimo tempo cara @HeatherParisi di saldare quanto disposto dal tribunale che ti ha condannato per diffamazione al pagamento di una somma ingente, ma tu e la tua luce pensavate di farla franca ancora, allora mi è toccato fare ciò che mai avrei voluto. Giovedì in occasione della registrazione di Belve un ufficiale giudiziario assistito dalla forza pubblica (ringrazio l’Arma) ha effettuato il pignoramento a persona fisica presso gli studi, a fine registrazione. Per evitare la mortificazione di veder portare via effetti personali, hai dovuto effettuare bonifico tramite terzi e saldare quanto dovuto , operazione che ha richiesto alcune ore trascorse in un camerino del centro di produzione». Poi l’attacco al suo misterioso “mentore”: «Questa volta il tuo mentore non è riuscito a sfuggire al pagamento e ti ha fatto vivere una vera mortificazione davanti a tutti. Cara HP anche questa volta non hai evitato di fare una brutta figura, sottraendoti per mesi ai tuoi obblighi nei miei confronti, sanciti dalla Magistratura. E chissà che altre figuracce rimedierai ….vedremo le tue interviste. Medita Heather medita!». La vicenda comincia nel 2017, quando la Rai decide di non trasmettere Blind Maze, il film della showgirl. Nell’occasione Parisi decide di lasciare l’agenzia di Presta “Arcobaleno Tre”. E pubblica una serie di post che criticano l’agente e suo figlio Niccolò. A quel punto scatta la causa per diffamazione. E anche per un’illecita pubblicazione di immagini. Arriva la condanna in primo grado. E poi il pagamento.

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