Elon Musk manda in soffitta l’ufficio stampa: d’ora in poi Twitter risponderà «m**da» ai giornalisti. Letteralmente

Da oggi è impostata un’emoji della cacca come risposta automatica dell’indirizzo mail dell’ufficio stampa dell’azienda

Che Elon Musk non abbia un buon rapporto con i giornalisti non è certo una novità. Da quando ha acquistato ufficialmente Twitter, l’imprenditore sudafricano – naturalizzato statunitense – ha più volte attaccato diversi giornalisti e testate americane. In particolare, quelle più critiche verso la sua gestione della piattaforma. Lo scorso ottobre, il New York Times fece notare come Musk avesse condiviso alcuni contenuti di un sito web notoriamente cospirazionista. Una notizia che fu ricondivisa ironicamente dallo stesso ceo di Twitter, che scrisse: «Non è vero, non ho mai condiviso un articolo del New York Times». A dicembre, poi, Musk sospese gli account di diversi giornalisti che avevano pubblicato dei post critici della decisione di Twitter di rimuovere l’account che tracciava il suo jet privato. A tutte queste vicende si aggiunge ora un altro tassello. Ieri, infatti Musk ha annunciato che d’ora in poi l’indirizzo mail dell’ufficio stampa di Twitter, dedicato ai giornalisti, risponderà automaticamente con una emoji della cacca. Una misura resa forse necessaria anche dagli ingenti tagli al personale operati dallo stesso Musk. Ma che certamente conferma il rapporto non proprio amichevole del ceo di Twitter con il mondo dell’informazione.


Un test fatto dalla redazione di Fact-Checking di Open per verificare la risposta automatica dell’ufficio stampa di Twitter

Foto di copertina: ANSA/HANNIBAL HANSCHKE


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