Ratzinger, spuntano 5 cugini in Baviera: svolta sull’eredità di Benedetto XVI

La scoperta di padre Georg Ganswein, esecutore del testamento di Papa Benedetto XVI, dopo alcuni viaggi in Baviera

Continua a muoversi a piccoli passi il processo per l’assegnazione dell’eredità di Papa Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre dello scorso anno. L’esecutore delle ultime volontà del defunto Papa emerito, padre Georg Ganswein, ha fatto ritorno di recente da alcuni viaggi in Baviera, dove hanno sede alcune fonazioni destinatarie delle collezioni di libri e spartiti di musica di Benedetto XVI. E proprio durante questi viaggi, rivela Franca Giansoldati sulle pagine de Il Messaggero, sarebbero spuntati altri parenti lontani di Ratzinger, fino ad ora rimasti sconosciuti. Anche loro risulterebbero nell’asse ereditario e potrebbero ricevere una discreta somma. Il pontefice defunto, infatti, non aveva lasciato indicazioni specifiche su a chi spettasse il denaro rimasto in giacenza sul suo conto corrente personale. E, in assenza di eredi diretti, è partita la “caccia” di padre Georg ai parenti lontani. «Inizialmente pensavo fossero in vita solo due cugini e invece ci sono in tutto cinque parenti. Ora fa testo la legge del Vaticano e quella italiana: dovranno essere interpellati se vogliono accettare o meno l’eredità», ha detto l’ex segretario personale di Ratzinger. La cifra esatta dei risparmi di Papa Benedetto XVI non si conosce. Ciò che si sa, però, è che non riguarda i proventi milionari derivanti dalle vendite delle opere teologiche.


Foto di copertina: ANSA/OSSERVATORE ROMANO


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