«Il vero motivo delle mie dimissioni? L’insonnia»: la rivelazione di Papa Ratzinger in una lettera

I disturbi del sonno sarebbero iniziati pochi mesi dopo la sua successione a Giovanni Paolo II

È l’insonnia il «motivo centrale» delle dimissioni annunciate nel 2013 da Papa Benedetto XVI, scomparso lo scorso 31 dicembre a 95 anni d’età. A rivelarlo è lui stesso, in una lettera inviata poche settimane prima della sua morte al suo biografo Peter Seewald e diffusa oggi dal settimanale tedesco Focus. Nel documento, risalente al 28 ottobre, Joseph Ratzinger spiega che il «motivo centrale» delle sue dimissioni è «l’insonnia che mi ha accompagnato ininterrottamente dalle Giornate mondiali della Gioventù a Colonia» nell’agosto 2005, pochi mesi dopo la sua successione a Giovanni Paolo II. Nel tentativo di conciliare il sonno, Ratzinger spiega che il suo medico personale gli aveva prescritto «potenti rimedi», che in un primo momento gli hanno permesso di portare avanti il proprio lavoro. Con il tempo, però, spiega l’ex Pontefice, questi sonniferi avrebbero iniziato a mostrare i propri «limiti». Al punto che, in un viaggio in Messico e a Cuba nel 2012, Ratzinger ebbe un incidente: «Devo aver sbattuto contro qualcosa in bagno e sono caduto», scrive il Papa emerito nella lettera. A quel punto, un medico si è occupato di curare e coprire le ferite, consigliando allo stesso tempo una «riduzione dei sonniferi». Nella lettera indirizzata a Seewald, Ratzinger dice che era ben consapevole del fatto che le restrizioni mediche fossero «sostenibili solo per un breve periodo» e, per questo, avrebbe deciso di dimettersi prima della Gmg di Rio del 2013, così da consentire al suo successore, Papa Francesco, di onorare la visita in Brasile.


Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI | Papa Benedetto durante l’udienza generale in Piazza San Pietro in Vaticano (17 novembre 2010)


Leggi anche: