L’ultima teoria di Orsini sulla guerra in Ucraina: «Putin è criminale di guerra come Zelensky: gli Usa non vogliono la pace»

Secondo il docente della Luiss, lo scetticismo della Casa Bianca su un possibile piano di pace cinese per l’Ucraina equivale a non volere un cessate il fuoco. E attacca l’Ue che continua ad armare Kiev perché si difenda

Di arrivare a una pace in Ucraina secondo Alessandro Orsini non c’è alcuna possibilità, per colpa degli Stati Uniti e dell’Unione europea che «ha smarrito la ragione». A Cartabianca su Raitre, il professore della Luiss taglia corto dopo le parole del portavoce del Consiglio di sicurezza Usa, John Kirby, che ha messo in discussione l’imparzialità della Cina nei confronti del conflitto ucraino alla luce dei suoi rapporti con la Russia: «Gli Stati Uniti non vogliono la pace e nemmeno il cessate il fuoco». Nel botta e risposta con il deputato Maurizio Lupi, leader di Noi con l’Italia, Orsini poi mette allo stesso livello sia il presidente russo che quello ucraino: «Putin è un criminale di guerra e Zelensky è sullo stesso piano». Secondo l’analisi di Orsini, «non esiste nessuna possibilità» di arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina: «La Casa Bianca ha dichiarato ufficialmente di essere contraria a un cessate il fuoco – ha detto – la posizione degli Usa è nemica della pace e del cessate il fuoco. La posizione ufficiale della Casa Bianca, così come ha detto John Kirby, è che la guerra deve andare avanti senza nemmeno un’ora di tregua». Kirby A proposito dell’invasione russa in Ucraina, il docente di sociologia del terrorismo internazionale almeno ammette una concessione: «Non metto in discussione che la Russia abbia commesso crimini, metto in discussione il fatto che l’Ue abbia smarrito la ragione. Il Consiglio europeo dei ministri degli Esteri ha deciso che noi produrremo un milione di munizioni, per 2 miliardi di euro, da consegnare all’Ucraina entro il 2023. Tutto quello che stiamo facendo, compreso il mandato d’arresto contro Putin, è contrario alla pace». E quindi arriva alla conclusione secondo cui «Putin è un criminale di guerra e anche Zelensky è un criminale di guerra».


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