Casalnuovo di Napoli, 17enne trovato morto in un capannone abbandonato: l’ipotesi di una sfida con gli amici

Secondo le prime ricostruzioni il giovane si sarebbe arrampicato sul tetto della fabbrica dismessa e sarebbe caduto dopo il cedimento di un pannello di plastica

Si continua a cercare senza sosta la motivazione che avrebbe spinto Andrea D.R., 17 anni, sul tetto di quel capannone abbandonato a Casalnuovo di Napoli da cui, nella serata di domenica 2 aprile, sarebbe scivolato trovando la morte. Forse una sfida tra compagni, forse un gioco, per il giovane non c’è stano nulla da fare. I carabinieri, chiamati dai due amici del ragazzo, arrivati in via Giovanni Falcone insieme con il 118 hanno potuto solo constatarne il decesso. Secondo la ricostruzione da parte dei militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, Andrea, nato ad Acerra, si sarebbe arrampicato sul tetto e un pannello di plastica avrebbe ceduto sotto il suo peso. L’ipotesi più accreditata per ora dagli investigatori è che il giovane si sia potuto arrampicare per vincere una sfida fatta con i suoi amici. Oltre alla possibilità della bravata finita male, c’è anche il sospetto di un litigio fra compagni. Il capannone di Casalnuovo, l’ex Pibigas-Eridania, in cui i tre ragazzi si trovavano è una delle più grandi strutture ad alto rischio tra le numerose fabbriche dismesse a abbandonate presenti nella zona. «Una terribile tragedia», ha scritto sui suoi profili il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, «preghiamo per questo giovane e la sua famiglia».


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