Lo sfogo della studentessa di Ferrara davanti a Mattarella: «Il sistema delle performance è malato: basta con i suicidi» – Il video

La denuncia sulla pressione subita dagli studenti universitari è arrivata all’inaugurazione del 632esimo anno accademico di UniFe

«Sono un fallimento, non merito di vivere». Questo è stato il pensiero di Alessandra De Fazio, presidente del consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara, quando aveva scoperto di non aver passato il test per entrare a medicina. A dirlo è stata lei stessa rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente all’inaugurazione del 632esimo anno accademico dell’ateneo estense. Dal teatro comunale ha dichiarato: «Queste parole sono uscite dalla stessa bocca della persona che oggi sta parlando di fronte a voi, le ha dovute sentire e subire mia madre quando dopo il test di medicina ho percepito di non avercela fatta, per la seconda volta. Che esagerazione per un test che si può riprovare l’anno successivo», ha continuato la studentessa accusando il «mito della performatività» che permea molti aspetti della nostra società. De Fazio la definisce «una una competizione illogica che ci sbatte in faccia i successi degli altri e ci fa tirare un sospiro di sollievo quando qualcuno fallisce al posto nostro». In questo contesto «come possiamo pensare che un percorso universitario debba essere dettato dai nostri tempi, sia di nostra proprietà», si interroga.


«Basta suicidi. Le borse di studio sono ricatti»

Nel discorso non sono mancate le critiche al governo, nello specifico al ministero dell’Istruzione e del Merito. «Si pensa banalmente che il merito possa essere un criterio equo, sostituto del vecchio “privilegio” dal quale, invece, ha ereditato tutto il divario e la disparità, ma con una mutazione acquisita: l’ipocrisia». In che senso? La presidente del consiglio degli studenti continua: «Nel sistema attuale le università̀ promuovono l’illusione di garantirci pari strumenti attraverso borse di studio e studentati. Nella realtà accedere a questi servizi diventa molto complesso, a causa di sbarramenti: burocratici, socioeconomici e meritocratici» che diventano realtà solo «conseguendo risultati eccellenti, entro periodi di tempo cadenzati e ristretti». Tutta questa pressione può avere conseguenze tragiche: «Non siamo più disposti ad accettare senso di inadeguatezza, depressione o perfino suicidi a causa delle condizioni imposte da un sistema malato che baratta la persona per la performance».


La polemica di Azione Universitaria: «Non ci rappresenta»

Il discorso della studentessa non è stato apprezzato da tutti. La piattaforma ferrarese di Azione Universitaria coadiuvata dal collettivo Afu4S ha organizzato un flash mob in piazza Trento e Trieste. Lamentano che De Fazio abbia scritto il discorso in totale autonomia, senza consultarci. La presidente si è difesa, dichiarando che non è tenuta a consultarsi sui contenuti del proprio discorso, che comunque è stat oscritto partendo dai problemi sollevati dagli studenti dell’ateneo estense «in un Google Form che ho fatto girare». «Sicuramente ognuno è libero e sarà libero di dissociarsi dalle tematiche affrontate all’interno del discorso: diritto allo studio, diritto all’abitare, condizione economica benessere psicologico», ha replicato.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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