Lucia Annibali non vuole più fare operazioni: «È tempo di accettare il mio viso così com’è»

Sfigurata dall’ex dieci anni fa, oggi la sua vita è cambiata

Lucia Annibali, avvocata di Pesaro sfigurata dall’ex dieci anni fa, racconta oggi la sua vita al Corriere della Sera. E rivela di non voler più fare plastiche facciali. Perché è arrivato il momento di accettare il suo volto e il suo corpo così com’è. Il 16 aprile 2013 due albanesi ingaggiati dal suo ex Luca Varani la sfregiarono con l’acido. «Mi rivedo che infilo le chiavi nella porta di casa mia, rivedo quell’uomo incappucciato che dall’interno la spalanca, che prende la mira e mi tira l’acido in faccia; dal basso verso l’alto, da destra verso sinistra. E comunque: anche senza ripensare a quel momento preciso va da sé che sono condannata a ricordare ogni santo giorno quel che mi è successo. Basta soltanto guardarmi allo specchio ogni mattina…».


Il cambio di città e di vita

Annibali dice a Giusi Fasano di aver perso il conto degli interventi chirurgici a cui si è sottoposta: «Ma di sicuro sono più di venti». E rivela: «Ci andavo “volentieri” per provare a migliorare questo o quel dettaglio. Adesso non riesco più ad affrontarlo allo stesso modo. Forse è arrivato il momento di accettare che questo viso si può aggiustare ma fino a un certo punto». La sua è una rinuncia dolorosa ma necessaria: «Mi sento stanca delle mie imperfezioni e nel contempo anche stanca di provare a correggerle di continuo. Oggi sono così come mi vedete, e per arrivarci mi sono sudata ogni traguardo. La nuova Lucia per ora è questa, prendere o lasciare». Intanto ha cambiato città e vive a Roma. È stata parlamentare di Italia Viva: «Una fortuna grandissima, e poterla vivere è stato davvero un onore. Ho potuto sostenere le idee in cui credo, ho visto e vissuto in una dimensione istituzionale per me esaltante. Un’opportunità di cui sarò per sempre grata a chi me l’ha offerta».


La sfera privata

Ma non è stata rieletta: «Alla fine ho coltivato il desiderio di mettermi alla prova in modo diverso». E due mesi fa è stata nominata difensora civica della Regione Toscana. Dice di sentirsi femminista: «Nel senso che credo molto nelle donne. Non sono una da proteste di piazza e non amo certi approcci aggressivi per reclamare diritti, del femminismo o di altro genere. Ma ho ben presente quel che è stato fatto e quanto ancora ci sia da fare per le donne e la parità di genere». Infine preferisce non parlare delle sue storie d’amore dopo l’attentato: «Vorrei che i sentimenti rimanessero nella sfera privata. Si può interpretare questa risposta come si vuole, io voglio dire solo che non ho mai chiuso la porta in faccia all’amore, neanche nei giorni più cupi dopo quel che mi è stato fatto».

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