Milano, aumentano scippi e rapine in città. Il bilancio del questore: «Preoccupano i troppi reati sessuali contro le donne»

Giuseppe Petronzi ha inoltre affermato che «il 73% del totale degli arrestati per rapine commesse sulla pubblica via è rappresentato da stranieri»

In occasione del 171esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, e dopo mesi di polemiche riguardo la microcriminalità, il questore di Milano Giuseppe Petronzi si è detto preoccupato davanti ai dati del bilancio di denunce nell’ultimo anno. In particolare a colpire il questore sono i reati a sfondo sessuale, circa 400, che confermerebbero «un’insidiosa tendenza alla sopraffazione sulle donne. Ne sono riprova i 380 casi di stalking e più di 550 episodi di maltrattamenti avvenuti all’interno delle mura domestiche». Un tema che si somma a quello dell’aumento dei reati predatori, come rapine e scippi di strada. Rispetto ai quali, Petronzi ha fornito alcuni numeri: «il 73% del totale degli arrestati per rapine commesse sulla pubblica via è rappresentato da stranieri. Per i furti con destrezza, la percentuale arriva al 95%». Le indagini effettuate sulle rapine di orologi di lusso hanno portato a riscontrare, spiega, che diversi rapinatori «spesso provenienti da altre città, sono stati già arrestati e tornano puntualmente a commettere lo stesso reato». Il che ha portato le forze dell’ordine a elaborare anche risposte alternative agli arresti: «Penso al sequestro patrimoniale per un valore di due milioni di euro, illecitamente accumulati da una persona con numerosi precedenti proprio per rapine di orologi di lusso commesse a Milano». Un’ulteriore sfaccettatura delle problematiche quotidianamente affrontate dagli operatori di Polizia «rimane quella del disagio psichico, anche dovuto all’uso di alcool o stupefacenti. Nel 2022, sono stati quasi 1800 gli interventi di Polizia per segnalazioni di persone squilibrate o moleste».


Violenza giovanile

Mentre sembrano diminuire alcune tipologie di reato, come i furti e le rapine in abitazione o le truffe e frodi informatiche, un discorso a parte merita il tema della violenza tra i giovani: «Uno specifico focus è stato acceso sul fenomeno della deriva delinquenziale dei rapper, che rischiava di tracimare profondamente nel tessuto sociale giovanile, con pericolose condotte emulative. I 17 arresti di esponenti del panorama musicale rap milanese e le numerose misure di prevenzione hanno inciso sul fenomeno», ha commentato. Nel corso della cerimonia ospitata questa mattina al Teatro Strehler, Petronzi ha tuttavia aggiunto che allo stato di fatto il tema «non costituisce un’emergenza da prima pagina». Ma ha anche sottolineato come «la Polizia si trova quotidianamente a confrontarsi con tutto quello che offre il panorama metropolitano facendosi carico di problematiche complesse e mutevoli». Puntualizzando che il presidio fisso di Polizia «rappresenta astrattamente la sublimazione del concetto di prevenzione, ma si devono fare i conti pure con le risorse». Al momento, «la modalità prevalente di controllo del territorio non è quella di città presidiate dappertutto e 24 ore su 24, ma quella del pronto intervento nel luogo del bisogno». Petronzi definisce infine «importanti» i risultati raggiunti nel contrasto alla criminalità organizzata. Soprattutto nell’individuare il nuovo modus operandi adottato dalle associazioni di stampo mafioso, specie di matrice calabrese e siciliana: «Un approccio non più militare ma imprenditoriale, con il ricorso all’intestazione fittizia di beni e a false fatturazioni per riciclare e reimpiegare i proventi delle attività illecite».


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