Ed Sheeran in concerto a Milano racconta ai fan la depressione nel suo anno terribile: «Mi sembrava di affogare. L’amore mi ha salvato»

Dal tumore della moglie in gravidanza alla morte improvvisa del suo migliore amico. Al Fabrique il cantante ha anticipato il suo percorso di rinascita contenuto nel nuovo album in uscita il prossimo 5 maggio

«Mi sembrava di affogare fra le onde, di non vedere una uscita», così Ed Sheeran dal palco del Fabrique di Milano si apre ai suoi fan raccontando l’anno di dolore e depressione appena trascorso. La scoperta del tumore della moglie durante la gravidanza, poi la morte improvvisa del suo migliore amico. Un periodo difficile che il cantante dei record ha raccontato nel concerto premio per 400 vincitori che hanno prenotato il suo nuovo disco, “–“ (Subtract), in uscita il prossimo 5 maggio. Un lavoro tutto in acustica, una sottrazione del superfluo che l’artista ha spiegato aver fatto durante momenti di grande sofferenza: «”In salute e in malattia, finché morte non vi separi”», Sheeran ricorda le parole spiegate nel giorno del suo matrimonio con la moglie Cherry Seaborn dal padre: «Mi disse: “Solo quando vivrai sulla tua pelle quelle esatte parole delle promesse matrimoniali, capirai cosa sia davvero l’amore”. Ero convinto di avere parecchio tempo davanti a me prima di fare quel tipo di esperienza».


«Non abbiate paura di soffrire»

Poi un anno fa la sua vita viene stravolta: «Jamal, l’amico di una vita, il ragazzo che consideravo un fratello, è venuto a mancare improvvisamente». Il giovane cantante racconta del suo incontro con la morte e con il dolore: «Ho sentito Jamal quattro ore prima che morisse. Non ci credevo. Abitavamo accanto, andavamo al bar e mi sono trovato al suo funerale». Brano dopo brano l’artista ha spiegato quanto la musica sia stata lo strumento principale attraverso cui esprimere tutto il dolore provato «in una sorta di personale psicanalisi», che lo ha potata a scrivere in un solo mese le 14 tracce del nuovo progetto. «Penso sia importante sentirsi tristi, è un modo per ricordare e per andare avanti», ha continuato a spiegare sul palco, ricordando quella terribile telefonata della moglie che gli ha fatto sapere del tumore mentre si preparava a un concerto. «Era al sesto mese di gravidanza e quindi sarebbe stato possibile iniziare le cure solo dopo il parto. Oggi posso dire che lei sta bene e che anche nostra figlia Jupiter sia in salute, ma non era affatto scontato. Sono grato alla vita. È stata la gentilezza e l’amore a salvarmi, non abbiate paura di soffrire perché la vita, in un modo o nell’altro, trova sempre il modo di andare avanti»


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