M5s, Cancelleri lascia il partito: «Deluso da Conte, oggi il Movimento è distrutto e senza consensi»

L’ex viceministro afferma di non aver compreso il criterio per cui non si possa derogare alla regola del doppio mandato, «quando in Lombardia si sostiene Majorino, uno che fa politica da 30 anni»

Giancarlo Cancelleri sognava di correre alle regionali in Sicilia del 2022. Dopo essere stato eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana per due volte, però, la sua corsa è stata stoppata dai vertici del Movimento 5 stelle per il vincolo dei due mandati. Nessuna deroga lo scorso anno, nessuna deroga per le elezioni comunali di Catania, che si terranno domenica 28 e lunedì 29 maggio. E allora uno dei volti più noti tra i grillini delle origini, che è stato anche membro del Comitato di garanzia del Movimento, ha deciso che la sua storia con i 5 stelle dovesse terminare. Il dissenso di Cancelleri dalla leadership di Giuseppe Conte, che nel 2019 l’ha nominato viceministro delle Infrastrutture, va anche oltre le cariche elettive in Sicilia: «Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi. Quello in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse», racconta in un’intervista al Quotidiano di Sicilia. «Una prima delusione è arrivata quando ho incontrato l’ultima volta Conte. Fui io a dirgli che gli sconsigliavo altre deroghe alla regola del terzo mandato. Gli dissi anche, però, che per me era importante che lui potesse valutare un impegno da parte mia e di altri che volevano ancora spendersi per la causa. E allora gli proposi di fare una lista civica a Catania con me candidato a sindaco e che avesse l’appoggio del Movimento. Lui mi rispose che questo significava eludere una regola. Ricordo che quel giorno si chiuse la votazione online per il sostegno a Majorino a Milano. E io lo feci notare a Conte».


Continua: «Dissi a Conte: “Avete appena dato l’appoggio a uno che fa politica da 30 anni e il problema sarei io che mi candido a sindaco?”. Nessuno si è degnato di fare neanche una telefonata. In compenso hanno fatto dei video contro di me in cui mi hanno riempito di insulti per avere avanzato una proposta – Cancelleri appoggiava l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco -, tre mesi fa quando eravamo ancora in tempo per fare le cose per bene. Oggi sono arrivati alla mia conclusione fuori tempo massimo e con un candidato debole. Sono davvero degli improvvisati, quantomeno dovrebbero fare dei video adesso in cui fanno delle scuse pubbliche e dicessero: “Giancarlo avevi ragione”». Riguardo al voto che tra un mese ci sarà a Catania, Cancelleri ha pronto il suo pronostico: «Penso che le elezioni a Catania siano già finite e che il centrodestra stravincerà come ha fatto l’anno scorso a Palermo. Ma faccio un’altra previsione. Non è neanche così scontato che il Fronte progressista arrivi secondo. Mi aspetto che la compagine di Cateno De Luca faccia un buonissimo risultato, come alle Regionali».


Intanto, a Roma, nel gruppo parlamentare dei 5 stelle si finalizza lo schema che ha portato Barbara Floridia a presiedere la commissione di Vigilanza Rai: prende il suo posto come capogruppo del Movimento al Senato l’ex ministro Stefano Patuanelli. «Un ringraziamento ai colleghi per la fiducia e un augurio di buon lavoro a tutti. La nostra continuerà ad essere un’opposizione dura a questo governo della crescita zero, che sta condannando l’Italia e i suoi cittadini a un ritorno al passato nel mantra dell’austerità, con ricette economiche e industriali che hanno ampiamente dimostrato di portarci alla recessione», afferma Patuanelli. Per lui, è un ritorno alla presidenza del gruppo grillino a Palazzo Madama: il senatore triestino era stato capogruppo nel primo anno della XVIII legislatura.

Leggi anche: