Maternità, la startup spagnola che ha usato un robot e un joystick della PlayStation per la fecondazione in vitro

A riportare la notizia il “MIT Technology Review”. «La tecnica utilizzata non è però completamente robotizzata», come evidenziato da Gianpiero Palermo, medico e ricercatore del Weill Cornell Medical Center di New York

Una startup spagnola ha costruito un robot per la fecondazione in vitro, guidata attraverso un joystick della PlayStation. Il team lo ha impiegato con successo per fecondare ovuli umani, portando alla nascita di due bambini sani. Come riportato dal MIT Technology Review, Eduard Alba, studente d’ingegneria e membro della startup Overture Life, era al lavoro sul progetto per la costruzione del primo robot per la fecondazione in vitro, ma non era molto pratico in ambito medico. Ed è stato allora che è entrato in gioco il joystick della PlayStation 5, utilizzato dall’ingegnere per guidare un ago meccanizzato per la fecondazione in vitro (IVF, in vitro fertilization) per depositare i singoli spermatozoi negli ovuli umani.


La tecnica

La tecnica, stando a quanto riferito dalla startup, risulta aver funzionato. Di fatto, il metodo non è molto differente rispetto alla tradizionale fecondazione in vitro, una delle diverse tecniche per la Procreazione Medicalmente Assistita, che prevede che medici specialisti operino manualmente, utilizzando uno speciale ago sotto un microscopio. L’unica differenza è che anziché essere guidata da mano umana, l’inseminazione – in questo specifico caso – è stata guidata da un ago presente nel robot, comandato mediante il controller della Playstation. Secondo gli esperti del settore, l’esperimento riuscito della start up rappresenta comunque un piccolo passo in avanti verso la completa robotizzazione del processo.


«Non è una tecnica completamente robotizzata»

Come spiegato da Gianpiero Palermo, medico e ricercatore del Weill Cornell Medical Center di New York, che negli anni Novanta contribuì allo sviluppo della tecnica ICSI (fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma, ndr) per la fecondazione in vitro, «l’idea della startup è straordinaria, ma si tratta di un piccolo passo in avanti». Il professor Palermo ha infatti evidenziato che la tecnica utilizzata dagli ingegneri di Overture non costituisce ancora una piena robotizzazione della tecnica in vitro, perché lo staff ha comunque comunque dovuto «caricare manualmente gli spermatozoi sugli aghi dell’iniettore», e quindi «questo esperimento non rappresenta una pratica ICSI completamente robotizzata». Malgrado ciò, a colpire è il fatto che sia bastato un semplice joystick della PlayStation per guidare l’ago nella fecondazione in vitro.

I costi dell’IVF

Attualmente, la pratica dell’ IVF ha costi elevati: negli Stati Uniti l’esborso è di circa 20mila dollari per ogni tentativo di gravidanza attraverso l’utilizzo della tecnica in vitro. Ed è proprio in tal senso che si inserisce l’operazione di Overture e di altre aziende che operano nel settore delle biotecnologie, ossia quello di ridurre i costi dei processi, robotizzandoli, in modo da renderli accessibili a un costo inferiore e dunque accessibili a una platea potenzialmente più ampia. E gli investimenti nelle startup che operano nel settore delle biotecnologie volano: Overture, per esempio, nel corso degli anni ha raccolto circa 37 milioni di dollari e tra gli investitori “di spicco” c’è anche l’ex Ceo di YouTube, Susan Wojcicki.

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