Chiara Danieli, la campionessa di karate uccisa da un male misterioso: «I medici erano esterrefatti»

Aveva vinto la medaglia d’oro agli europei juniores. Prima ha avuto alcune crisi epilettiche

Chiara Danieli, 21 anni, di Gavardo in provincia di Brescia, è morta per un male misterioso in sei mesi. La ragazza era campionessa di Tatami. Cintura nera dal 2017, aveva vinto medaglie nelle categorie giovanili, ai campionati italiani, europei e mondiali. Nel 2019 aveva portato a casa l’oro agli Europei juniores in Montenegro. Poi il bronzo in Repubblica Ceca nella disciplina del kata a squadre a fianco delle amiche e colleghe Giorgia Longhena e Valentina Podavini. Il Quotidiano Nazionale racconta che lo scorso autunno la ragazza ha cominciato a stare male. Il 31 ottobre il ricovero agli Spedali Civili di Brescia.


Una malattia improvvisa

«La situazione era talmente ingestibile che per evitare che gli attacchi continuassero a ripresentarsi le è stato indotto il coma farmacologico. Chiara è rimasta sedata per oltre sei mesi. Poi, un paio di settimane fa, si è tentato un risveglio. C’erano piccoli segnali incoraggianti, che aprivano uno spiraglio. Un saluto alla madre. Una stretta di mano. Poi, bum: il peggioramento repentino. Il cuore ha ceduto. Un disastro», racconta il suo maestro Claudio Colombi. Dal 5 maggio scorso la corsa contro il tempo e contro il male sconosciuto che l’ha colpita: «I medici erano esterrefatti . A lungo si sono confrontati con i colleghi di Londra per venirne a capo, e si è sperato fino all’ultimo, invece niente. Sono stati degli angeli, le stavano accanto giorno e notte, l’hanno trattata come fosse stata loro figlia, e questo è l’unico sollievo che la famiglia porta con sé».


L’autopsia

Il funerale della 21enne è in programma domani: «Il risultato comunque – conclude Colombi – è che ancora non sappiamo di che cosa è morta. Non ha idea quanti accertamenti siano stati eseguiti. Si è pensato a qualsiasi scenario, dalla leucemia a qualche forma rara di tumore. L’ospedale ha sollecitato un’autopsia, perché un’altra vicenda come quella di Chiara non deve avvenire mai più». Chiara Danieli aveva avuto alcune crisi epilettiche prima del ricovero. A distanza ravvicinata e in rapida sequenza.

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