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A Sutri c’è chi esulta per l’addio a Sgarbi, lui la prende malissimo: «Cretini… schiavi della loro inesistenza»

La reazione del sottosegretario davanti ai commenti social dei sutresi felici di non averlo più come sindaco

A Sutri c’è chi festeggia per la fine dell’amministrazione guidata da Vittorio Sgarbi, con la vittoria di Matteo Amori nuovo sindaco con il 57,9% sostenuto da Forza Italia ed FdI. Una nome che al sottosegretario non era piaciuto sin da subito e che lo aveva spinto a preferire la corsa poi vinta per Arpino, in provincia di Frosinone. Nel viterbese il neosindaco non porta rancore per il suo predecessore, o almeno ci prova: «Proseguiremo sulla strada tracciata da Vittorio Sgarbi – dice Amori a Il Messaggero dopo l’elezione – perché noi non siamo per distruggere ma per costruire». Certo qualche frecciata all’ex sindaco non manca: «Innanzitutto inizieremo dall’ordinario, che è quanto mancato in questi anni». E al critico d’arte mantiene aperte le porte della città: «Sgarbi resterà sempre un amico della nostra antichissima città: per lui le porte saranno sempre aperte».

La reazione di Sgarbi

Certo resta da vedere se Sgarbi vorrà varcarle quelle porte, soprattutto dopo l’esultanza sui social di chi proprio dal comune che lui amministrava esulta per la sua uscita di scena. Su tutti il giornale locale Nuvole, che in un post su Facebook pubblica una veduta di Sutri con il cartello «Sgarbi free zone». Al post si aggiunge il commento che rincara la dose sull’ex sindaco: «Paese desgarbizzato». Davanti a quel post così ingrato, Sgarbi non l’ha presa benissimo. Nel suo mitologico gruppo Whatsapp “Sgarbistan” il sottosegretario ha commentato con una buona dose di sdegno: «I cretini amano la loro dissoluzione», ha scritto in un messaggio. E poi ha aggiunto: «Liberi da me, schiavi della loro inesistenza».

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