Roma, i ragazzi del Cinema America offrono 3 milioni per comprarlo: il progetto, gli investitori e le opzioni aperte

Il presidente Carocci: «Vogliamo riprodurre il modello di sviluppo del Troisi»

I ragazzi della Fondazione del Cinema America, coloro che nel 2012 hanno salvato dalla demolizione la multisala trasteverina a Roma, hanno offerto 2,5 milioni di euro alla Progetto Uno srl per acquistare l’America e farsi carico dei costi di restauro. Un lancio imprenditoriale che è stato possibile grazie al sostegno di numerosi nomi importanti del mondo cinematografico italiano, di cui non si conoscono ancora i nomi perché – riferisce Repubblica – si sta puntando a coinvolgere altri attori e registi. La proposta, che è maggiore rispetto a quanto versò la proprietà nel 2002 per rilevarlo e riconvertirlo, vede un totale di 3 milioni di euro di investimento. Mezzo milione è per il recupero di una monosala minore che fa parte sempre del multisala.


«Vi spiego il nostro sogno…»

Dietro l’ormai storica multisala c’è una storia a ostacoli che i ragazzi hanno affrontato in questo decennio di gestione del Piccolo America. «Il nostro sogno è creare un distretto cinematografico dove la moquette dei multiplex venga sostituita dai sampietrini dei vicoli più belli del mondo e dove ogni sala abbia la propria identità, architettonica, storica e cinematografica», dichiara il presidente della Fondazione, Valerio Carocci, 31 anni. Nel progetto c’è anche l’idea di far diventare due edicole in disuso delle biglietterie. «L’idea è riprodurre il modello di sviluppo del Cinema Troisi», chiosa Carocci.


Le opzioni aperte

«Qualora la proprietà dovesse accettare l’offerta, verrà costituita una nuova società, composta al 51% dalla Fondazione no profit Piccolo America e al 49% dai soci finanziatori. Che nel giro di dieci anni potrebbero rientrare dell’investimento e consentirci di diventare unici proprietari dell’immobile», spiega il presidente Carocci. Nel caso in cui la proposta dovesse, invece, essere rifiutata «entro 60 giorni, l’investimento verrà destinato al restauro di un’altra sala. Affiancata sempre da una seconda più piccola che è già stata individuata». Ma c’è anche un’altra opzione all’orizzonte: se la società decide di affidare la riapertura ad altri, i ragazzi del cinema America sono disponibili a collaborare.

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