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Report, la minaccia di Salvatore Baiardo a Berlusconi: «Questo governo cade» – Il video

L'uomo della "profezia" dice di essere pronto a pubblicare le istantanee: «se non succede quello che (deve) succede(re), questo governo cade». Ma...

«Se non succede quello che succede questo governo cade». È un Salvatore Baiardo in vena di mandare segnali quello che parla della foto di Silvio Berlusconi con Giuseppe Graviano mentre non sa di essere registrato da Paolo Mondani di Report. Le immagini che avrebbe scattato proprio lui ai due e al generale Francesco Delfino sul lago d’Orta a Omegna. E che avrebbe già mostrato in occasione dell’incontro con Paolo Berlusconi nella sede del Giornale a Milano. Secondo quanto ha raccontato lui stesso – per poi smentirlo – le istantanee con una Polaroid è pronto a pubblicarle in un libro di prossima uscita. Più precisamente: «Se non va tutto come deve andare nel libro usciranno le foto». E quindi «se non succede quello che (deve) succede(re), questo governo cade».

L’indagine

Il Fatto Quotidiano fa sapere oggi che la procura di Firenze ha acquisito nei giorni scorsi le registrazioni dei colloqui di Mondani con Baiardo. I Pm Luca Tescaroli e Luca Turco indagano insieme al sostituto Lorenzo Gestri su Berlusconi e su Marcello Dell’Utri. I pubblici ministeri hanno chiesto alla trasmissione Rai di «volere consegnare le registrazioni oggetto delle interlocuzioni intercorse il 4 ottobre, 2 marzo 2021 o in altre date tra Salvatore Baiardo e il giornalista Paolo Mondani, oggetto della deposizione di quest’ultimo il 26 aprile 2023 ove è stato fatto riferimento alla fotografia ritraente Silvio Berlusconi, Francesco Delfino, Giuseppe Graviano. I pm quindi hanno creduto al conduttore di Non è l’Arena Massimo Giletti. Il quale ha detto che Baiardo gli ha mostrato la foto e che lui nell’occasione ha riconosciuto Berlusconi.

La versione di Baiardo

Secondo Baiardo quindi esistono più foto che ritraggono Berlusconi, Graviano e Delfino. Le foto sono testimonianza di quel rapporto tra Berlusconi e Graviano che “Madre Natura” ha spiegato in un memoriale (sempre che dica il vero). Nel quale sostiene che un numero non imprecisato di imprenditori palermitani tra cui il nonno materno hanno investito nelle aziende immobiliari di Berlusconi negli Anni Settanta una cifra vicina ai 20 miliardi di lire. Graviano dice che gli investimenti erano garantiti da una “scrittura privata” conservata da suo cugino, nel frattempo deceduto. E aggiunge che avrebbe dovuto recarsi a un appuntamento con un notaio a Milano a febbraio per ratificare l’accordo e per decidere sulla restituzione del prestito. Ma pochi giorni prima è stato arrestato.

La smentita

Nel video di Report quando Mondani gli chiede della reazione di Paolo Berlusconi alla vista delle foto Baiardo fa un gesto con le mani che significa “paura”. Intanto ieri Baiardo su TikTok dopo aver letto le anticipazioni di Report ha smentito tutto. Sostenendo di aver detto “fandonie” contro il povero Berlusconi. E che si augura una denuncia per diffamazione nei confronti della trasmissione. Intanto il 20 giugno uscirà il suo libro per la casa editrice Frascati e Serrafalco. Ma cosa vuole di preciso Baiardo da Berlusconi? Tanto da minacciare la caduta di un governo? Posto che pare ovvio che secondo l’ex gelataio di Omegna che si offende se viene definito “pentito” intenda dire che i danni politici nei confronti di Berlusconi potrebbero mettere in difficoltà il governo, il problema rimane sempre l’ergastolo ostativo.

Quale governo?

Il governo Meloni ha infatti confermato l’ergastolo ostativo in uno dei primi provvedimenti licenziati. Né c’era possibilità che facesse qualcosa di diverso, vista la sensibilità dell’opinione pubblica su questi temi. Ma se la registrazione risale a prima delle elezioni del 25 settembre (la data non è specificata) allora la minaccia è nei confronti di Draghi. Di certo la situazione sembra simile a quella del 1992. Quando i mafiosi volevano ottenere la cancellazione del 41 bis. E non hanno ottenuto nulla.

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