La sorella di Giulia Tramontano: «Sapeva del tradimento da gennaio, ma è tornata a vivere con Impagnatiello a Senago»

La giovane voleva andarsene, e la convivenza dopo la confessione di lui avrebbe dovuto essere una situazione temporanea. Il verbale di Chiara Tramontano

Giulia Tramontano sapeva del tradimento di Alessandro Impagnatiello, il compagno che una settimana fa l’ha uccisa al settimo mese di gravidanza. Ciononostante, dopo la confessione di lui, la ragazza 29enne originaria del Napoletano aveva deciso di tornare a vivere assieme al suo assassino nella loro casa di Senago dove si è consumato il delitto. A farlo sapere, a verbale nelle carte dell’indagine, è Chiara, sorella di Giulia. Secondo la testimonianza, il barman aveva svelato di aver avuto un’altra relazione, a gennaio. Momento in cui la coppia era già in crisi. Motivo per cui la vittima aveva pensato all’aborto del bimbo che portava in grembo. La versione fornita da Chiara Tramontano, coincide con quella data dalla madre di Impagnatiello, Sabrina Paulis, a cui Giulia aveva cercato di far capire le informazioni in suo possesso a metà maggio, quando la suocera si era recata in casa loro per vedere il corredino del nascituro.


I problemi nati con la convivenza

Ad ogni modo, i problemi nella relazione erano sorti da tempo. A scatenare tutto – secondo Chiara Tramontano – è stata la decisione di andare a vivere assieme all’uomo, ora in carcere. Il ritorno a Senago dopo il tradimento avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni iniziali, un scelta temporanea, «in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa». Giulia, «non avrebbe perdonato Alessandro», racconta la sorella citando la vittima nel verbale del 29 maggio. A sapere del tradimento era anche il padre delle sorelle Tramontano a cui Giulia confidava l’andamento della sua gravidanza nonché le problematiche sentimentali con Alessandro. L’uomo le aveva assicurato che, «se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile».


Leggi anche: