«Mio figlio bocciato, loro 9 in condotta dopo aver sparato pallini contro la prof», scoppia la protesta dei genitori nella scuola di Rovigo

Le parole della professoressa Maria Cristina Finatti: «Bisognerebbe pagare le conseguenze dei propri errori e invece questi ragazzi quasi si vedono premiare»

All’Itis Viola Marchesini di Rovigo l’anno scolastico finisce come è iniziato: nel caos. Nella scuola dove l’11 ottobre scorso alcuni ragazzi hanno sparato con una pistola ad aria compressa contro una docente, ora le polemiche riguardano i voti in condotta e le bocciature. I due alunni ritenuti responsabili per quanto accaduto sono stati promossi e hanno ricevuto un 9 in condotta. Una situazione che nei giorni scorsi aveva già mandato su tutte le furie Maria Cristina Finatti, la professoressa vittima dell’episodio, che ha chiesto spiegazioni alla scuola. Ora, racconta Il Gazzettino, a protestare sono anche i genitori di altri ragazzi che frequentano l’istituto e sono stati bocciati o penalizzati nella pagella di fine anno. «Perché mio figlio ha preso 8 in condotta e i ragazzi che hanno sparato alla docente hanno preso 9?», chiedono alcuni di loro.


Se le proteste dei genitori finora si limitano a una semplice richiesta di spiegazioni, gli avvocati di Finatti sono andati oltre e hanno confermato la volontà di richiedere l’accesso agli atti per conoscere le motivazioni delle scelte fatte dai colleghi per i voti in pagella. In questi giorni, l’istituto di Rovigo è sotto ispezione ministeriale, ordinata da Giuseppe Valditara. Una decisione che la professoressa Finatti commenta così: «Speriamo bene. Vedremo quel che accadrà con l’ispezione, le decisioni che saranno assunte. Ho sempre l’impressione che a scuola si tenda a cancellare quel che è accaduto. Certo si può sbagliare, ma bisogna saper soffrire per i propri errori e accettarne le conseguenze: invece questi ragazzi quasi si vedono premiare».


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