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L’Italia e l’Europa nella morsa del caldo, l’allarme degli esperti: «Al Sud durerà per tutto luglio»

Oltre 4mila evacuati alle Canarie per gli incendi. Mercalli: «Non c'è dubbio che questi eventi siano causati dai cambiamenti climatici»

I meteorologi la chiamano «tempesta di calore» e per tutta la settimana che inizia domani, lunedì 17 luglio, continuerà a portare temperature ben al di sopra della media stagionale su tutta Italia. Delle 27 città considerate dal ministero della Salute nel bollettino sulle ondate di calore, 16 hanno ricevuto oggi il bollino rosso, 9 quello arancione, 2 quello giallo, nessuna quello verde. Tra le città più a rischio per le temperature elevate ci sono soprattutto i grandi centri urbani del centro e del sud, tra cui Bologna, Firenze, Roma, Perugia, Catania, Palermo e Cagliari. Le regioni più a rischio sono Sicilia e Sardegna, dove si prevedono picchi rispettivamente di 47 e 45°C nelle zone interne. A Roma, si temono picchi fino a 43 gradi nella giornata di martedì. E non va meglio al centro-nord: sono attese temperature fino a 40°C a Bologna, Ferrara, Padova e Pavia, 37 a Milano. L’ondata di caldo record si farà sentire soprattutto nelle città, dove l’effetto «isola di calore» contribuirà non solo ad alzare le temperature di giorno ma porterà con sé notti particolarmente afose. «Nei centri più grandi e urbanizzati il fenomeno del rilascio del calore accumulato da strade ed edifici potrebbe portare ad avere fino a oltre 30 gradi anche a mezzanotte», osserva Antonio Sanò, fondatore de IlMeteo.it.

Il caldo torrido di questa settimana è dovuto all’arrivo dell’anticiclone africano Cerbero, che potrebbe tenere compagnia all’Italia ancora per un discreto periodo di tempo. Secondo i meteorologi, è molto probabile che la zona ad alta pressione continui a stazionare sulle regioni del Sud per tutto luglio, «anche se i valori tenderanno ad attenuarsi», precisa il tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Guido Guidi. Le temperature potrebbero ridursi leggermente al Centro, ma restando comunque superiori alla media, mentre è probabile che al Nord rientrino nelle medie stagionali prima del prossimo fine settimana. «Sul breve periodo – osserva Guidi – non si vedono nuove intensificazioni e, soprattutto tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, si prevedono situazioni rinfrescanti». La situazione potrebbe cambiare dopo Ferragosto, quando i modelli di previsione meteo stimano una nuova «tendenza verso un picco».

Il ruolo dei cambiamenti climatici

Secondo Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, «non c’è alcun dubbio» che queste ondate di calore siano legate ai cambiamenti climatici. In un colloquio con il Guardian, Mercalli ha aggiunto: «È molto più facile ricondurre un’ondata di calore al riscaldamento globale rispetto a un’alluvione. Le alluvioni sono dovute in parte ai cambiamenti climatici ma non sappiamo in che percentuale. Con le ondate di calore invece non c’è alcun dubbio: sono il fenomeno più diretto a cui possiamo assistere». Secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, lo scorso anno sono morte oltre 60mila persone in Europa a causa delle ondate di calore. E l’Italia, con 18mila vittime, è il Paese con il tasso di mortalità più alto.

La situazione nel Sud dell’Europa

A essere investita dall’ondata di caldo record non è solo l’Italia, ma anche gli altri Paesi che affacciano sul Mediterraneo. Questa mattina, in Croazia, ha ripreso vita l’incendio nei pressi di Sebenico che era stato domato a fatica nei giorni scorsi. Tre Canadair e oltre 40 vigili del fuoco sono intervenuti per provare a domare nuovamente le fiamme, alimentate proprio dalle alte temperature. Sull’isola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, un incendio boschivo ha mandato in fumo oltre 4.500 ettari di terreno, costringendo 4.200 persone a evacuare l’isola. Fernando Clavijo, presidente del governo regionale delle Isole Canarie, ha riferito che le condizioni meteorologiche sono state favorevoli durante la notte e hanno facilitato i lavori di spegnimento del rogo via terra. In Grecia, le temperature record hanno convinto le autorità di Atene a sospendere le visite al Partenone nelle ore più calde della giornata per proteggere i turisti dai rischi di disidratazione e insolazioni.

Credits foto: EPA/Mourad Balti Touati | Turisti in piazza Castello, a Milano, si riparano dal caldo con gli ombrelli

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