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Cos’è il corridoio Suwałki nel mirino della Wagner e perché è il fianco esposto della Nato

30 Luglio 2023 - 12:46 Antonio Di Noto
Il corridoio, lungo 65 chilometri, separa da est a ovest la Bielorussia dell’exclave russa di Kaliningrad e da nord a sud Polonia e Lituania.

Almeno 100 uomini della Wagner sarebbero vicini al corridoio Suwałki e pronti a invadere la Polonia dalla Bielorussia. Questo è l’allarme lanciato ieri dal premier polacco Mateusz Morawiecki, che teme per la sicurezza del proprio Paese, che, però, non è l’unica a essere messa a repentaglio da un potenziale attacco di russi e affiliati nella zona. L’area, infatti, è estremamente delicata proprio per la presenza del lembo di terra polacco che si interpone tra la Bielorussia e l’exclave russa di Kaliningrad, per secoli l’unico porto russo sul Mar Baltico a non congelare durante gli inverni più rigidi. Nel caso di un attacco della Wagner, è molto probabile che l’area del corridoio sarebbe la prima ad essere presa di mira, ipotizza il Corriere della Sera, poiché una sua occupazione consentirebbe di interrompere la continuità territoriale dei membri della Nato, con le repubbliche baltiche che rimarrebbero isolate. Circondate dal mare a Ovest e a Nord, e dalla e dalla Bielorussa a Est e a Sud. L’unico modo di rifornire Estonia, Lettonia e Lituania sarebbe via mare o per via aerea.

La forza di Kaliningrad

E la Bielorussia a questo punto appare essere sotto il controllo indiretto di Vladimir Putin che lo esercita tramite l’alleato Alexander Lukashenko. Dopo il tentato golpe di fine giugno appariva scontato che il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin subisse le ire del leader del Cremlino, ma in questo momento sembra che i circa 5mila mercenari di stanza nella Russia Bianca costituiscano un’arma in più, piuttosto che un grattacapo. A ciò va sommata la grande forza bellica di Kaliningrad, uno dei luoghi più militarizzati d’Europa, dove sono presenti anche ordigni atomici, che ha portato a definire l’area del corridoio di Suwałki «il fianco esposto della Nato», un territorio schiacciato dagli avversari, difficile da difendere, e la cui perdita potrebbe comportare gravi conseguenze.

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