L’allarme del premier polacco: «100 mercenari di Wagner vicini al confine». Il timore dei travestimenti per un attacco ibrido

Morawiecki teme che gli uomini di Prigozhin possano travestirsi da guardie di frontiera per fare entrare migranti o fingersi loro stessi clandestini per passare il confine

Cresce la tensione vicino ai confini della Polonia, dove il premier polacco Mateusz Morawiecki ha denunciato la concentrazione di oltre 100 mercenari del gruppo Wagner. «Ora la situazione è ancora più pericolosa – ha detto Morawiecki alla radio Rmf – Abbiamo informazioni secondo cui oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso il corridoio di Suwałki vicino a Grodno, in Bielorussia».Ovvero nei pressi della sottile striscia di terra che collega la Bielorussia e Kaliningrad l’exclave russa sul mar Baltico, separando la Polonia dagli Stati baltici, in particolare la Lituania. Il timore del premier polacco è che questa nuova mossa dei mercenari di Wagner possa rappresentare «un passo verso un ulteriore attacco ibrido al territorio polacco». Il sospetto di Morawiecki è che gli uomini di Prigozhin di stanza in Bielorussia possano essersi «travestiti da guardie di frontiera bielorusse» con l’obiettivo di «aiutare gli immigrati clandestini a entrare nel territorio polacco. Destabilizzeranno la Polonia – ha aggiunto il premier polacco – ma probabilmente cercheranno anche di infilarsi in Polonia fingendosi immigrati clandestini, e questo crea ulteriori rischi».


Lukashenko a Putin: «Il gruppo Wagner? Vuole invadere la Polonia»

Nei primi giorni di luglio, la Polonia ha deciso di spostare diverse truppe sul fronte Est del Paese, a causa della presenza dei miliziani della Wagner al confine con la Bielorussia. Il presidente russo Putin aveva dichiarato: «I territori occidentali della Polonia sono un dono che i polacchi hanno ricevuto da Stalin. I nostri amici di Varsavia se ne sono dimenticati, glielo ricorderemo». Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, a stretto giro, ha poi aggiunto di essere «stressato» dai miliziani del gruppo Wagner, perché «vogliono marciare verso Varsavia». Il leader bielorusso, nel corso del suo incontro con Putin, avrebbe mostrato direttamente al presidente russo una mappa con cui motivava il trasferimento delle forze armate polacche verso i confini con la BIelorussia. Parlando invece delle milizie Wagner, invece, Lukashenko assicurava: «Le tengo al campo, in Bielorussia, come abbiamo concordato. Non voglio spostarle da lì perché non sono di buon umore».


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