Lukashenko da Putin, la minaccia del dittatore bielorusso: «Quelli di Wagner mi stressano: vogliono invadere la Polonia»

Appena 24 ore prima era stato il presidente russo a minacciare Varsavia, ricordando che «parte dei suoi territori sono un dono di Stalin. Se se ne sono dimenticati, glielo ricorderemo»». I mercenari russi intanto starebbero arruolando nuovi uomini sotto la protezione di Minsk

A inizio luglio, la Polonia ha deciso di spostare oltre mille soldati sul lato Est del Paese, preoccupata dalla presenza del gruppo Wagner in Bielorussia. Adesso, quella preoccupazione prende le forme di una minaccia. Ieri Vladimir Putin ha dichiarato: «I territori occidentali della Polonia sono un dono che i polacchi hanno ricevuto da Stalin. I nostri amici di Varsavia se ne sono dimenticati, glielo ricorderemo». Oggi, 23 luglio, è stato Alexander Lukashenko a riferire di uno «stress» causatogli dai membri del gruppo Wagner riparatisi in Bielorussia, poiché «vogliono marciare verso Varsavia». A riportare questa affermazione è l’agenzia russa Interfax, che ha seguito il bilaterale a San Pietroburgo tra Putin e il leader di Minsk. «I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: “Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo”. Domando loro perché vogliano andare in Occidente e rispondono: “Beh, vogliamo fare un’escursione in Polonia, a Rzeszow”».


Lukashenko avrebbe raccontato questa minaccia passata per aneddoto direttamente a Putin, mostrandogli anche una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche verso i confini con la BIelorussia. «Stanno coinvolgendo attivamente i mercenari. Ho portato appositamente una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dell’Unione, vediamo che si sta preparando il terreno. Diciamo che una delle brigate ha trovato posto a 40 chilometri da Brest. Erano a 500 chilometri di distanza, si sono spostati. Voglio mostrare la mappa. Possiamo vederla tutta. E a poco più di 100 chilometri da Grodno, la seconda brigata è stata trasferita. Hanno una divisione, ma finora sono arrivate le brigate. E Rzeszow sta diventando attiva, un campo d’aviazione dove gli americani stanno spostando le attrezzature». Infine, Lukashenko ha anche rassicurato Putin sulla gestione delle milizie di Yevgeny Prigozhin: «Le tengo al campo, in Bielorussia, come abbiamo concordato. Non voglio spostarle da lì perché non sono di buon umore».


Leggi anche: