Prezzi folli per la benzina, ad agosto la Guardia di Finanza ha scoperto oltre mille violazioni sul carburante

I controlli su circa duemila impianti. Molti non esponevano i prezzi come indicato dal ministero

Ad agosto, specialmente nel periodo ferragostano e del “controesodo” estivo, la Guardia di finanza ha intensificato i controlli alle pompe di benzina e ha beccato un migliaio di furbetti del carburante. Su 2.424 interventi sono state riscontrate irregolarità in 659 casi. Nello specifico sono stati analizzati 171 distributori operanti sulle autostrade. In oltre 2 mila impianti controllati 570 non esponevano i prezzi o peggio ancora i prezzi reali non combaciavano con quelli esposti. Almeno 800 non seguivano gli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy. I controlli non finiranno qui. Rientrano in un «piano d’azione» che proseguirà fino alla fine dell’anno, finalizzato proprio a verificare il rispetto degli obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, mediante il portale “Osservaprezzi carburanti” e quindi dell’esposizione sugli impianti, attraverso la cartellonistica, unitamente all’indicazione del prezzo medio. «Il dato del prezzo medio – precisano le Fiamme Gialle – è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale. Le attività ispettive sono state anche indirizzate a verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto nonché ad acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza».


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