Incidente Frecce Tricolori, la ricostruzione dell’Aeronautica: «Probabile bird strike»

Il comunicato ufficiale sulla dinamica che ha portato allo schianto a Torino. Il pilota avrebbe segnalato un problema al motore prima dello schianto

«Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile (in gergo tecnico Bird strike) durante le primissime fasi del decollo». È quanto scrive l’Aeronautica Militare in un comunicato ufficiale in cui ricostruisce quanto avvenuto a Torino, lungo la pista dell’aeroporto Caselle, dove un mezzo delle Frecce Tricolori si è schiantato durante le fasi di decollo. Il velivolo ha perso quota ed è esploso dopo l’impatto: le fiamme hanno investito una famiglia, uccidendo una bambina di 5 anni e ferendo gravemente il fratellino di 12. È troppo presto per stabilire le cause dell’accaduto, ma gli accertamenti sono già in corso e secondo l’Aeronautica l’ipotesi di un impatto con uno stormo di uccelli sembra la più probabile. «Non è possibile al momento confermare le cause dell’incidente», si legge nella nota, «la formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Do’ ha perso quota ed è precipitato al suolo. Il pilota, immediatamente prima dell’impatto, è riuscito ad eseguire la manovra di eiezione. Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile». Poi il messaggio alla famiglia della piccola vittima, a causa dell’incendio che si è sviluppato dopo lo schianto al suolo. «L’esplosione ha purtroppo coinvolto un’autovettura in transito sulla perimetrale dell’aeroporto con quattro persone a bordo, causando il decesso di una bimba ed il ferimento degli altri tre occupanti del mezzo», ricostruisce ancora l’Aeronautica. Esprime il suo profondo cordoglio il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, il generale di squadra aerea Luca Goretti,«a nome di tutta l’Aeronautica militare», si dice «sgomento ed attonito per quanto accaduto e si stringe alla famiglia della bambina rimasta vittima dell’incidente aereo occorso al velivolo delle Frecce Tricolori». Secondo fonti qualificate citate dall’Ansa e presenti sul luogo dell’impatto, nella sua ultima comunicazione con il capo squadra prima di eiettarsi con il paracadute, il pilota avrebbe detto di avere un «problema al motore», e avrebbe poi annunciato di doversi sganciare dalla formazione. Ha così perso il controllo del velivolo e ha azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina. Il mezzo, cadendo a terra, ha preso fuoco e ha colpito un’automobile di passaggio, uccidendo la bambina.


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