Incidente Frecce Tricolori, il precedente più tragico risale al 1988: a Ramstein, persero la vita 70 persone

Sono passati 35 anni dalla tragedia: da allora, le regole di sicurezza in concomitanza con gli airshow sono diventante più stringenti

Una bambina di 5 anni ha perso la vita. Suo fratello, di 12 anni, è ricoverato per alcune gravi ustioni. Anche i loro genitori sono finiti in ospedale per i danni causati dalle fiamme. La quinta vittima dell’incidente aereo avvenuto oggi pomeriggio, 16 settembre, a Torino, è il pilota della Freccia Tricolore schiantatasi al suolo, che è rimasto ferito dalle fiamme. L’ipotesi più probabile, al momento, sembra quella di un bird strike, ovvero un’avaria causata dall’impatto con uno stormo di uccelli. Nelle prossime ore si accerteranno le ragioni dell’accaduto, ma intanto la tragedia – seppure con un numero di persone coinvolte assai diverso – ricorda l’incidente aereo del 1988. Il 28 agosto di 35 anni fa, durante l’Airshow Flugtag ’88 nella base Nato di Ramstein, in Germania, ci fu una collisione in volo tra le Frecce Tricolori. Stavano assistendo all’evento circa 300mila persone. Due aerei della pattuglia acrobatica composta da tre Aermacchi MB-339PAN precipitarono in fiamme sulla pista. Il terzo velivolo, anch’esso in fiamme, cadde sulla folla, provocando la morte di 70 persone e il ferimento di altre 450. In seguito all’incidente di Ramstein, per tre anni, tutte le esibizioni acrobatiche aeree furono interdette nello spazio aereo tedesco. Un divieto che durò tre anni e, successivamente, si evolse in una serie di stringenti misure di sicurezza che, tra le altre cose, prevedevano l’allontanamento del pubblico dall’area delle evoluzioni acrobatiche.


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