11 Settembre. La fantascientifica arma energetica di Judy Wood

Analizziamo la teoria alternativa della dustification, ancora poco conosciuta

Non è molto conosciuta, perché la teoria dell’arma energetica dell’ingegnera Jody Wood, che secondo la narrazione avrebbe generato il crollo delle Torri Gemelle l’11 Settembre 2001, non va solo contro le cosiddette «tesi ufficiali» ma contraddice anche il resto dei teorici del complotto, i quali parlano invece di «demolizione controllata». Di entrambe abbiamo parlato in una guida apposita, con approfondimenti, che trovate qui.

Per chi ha fretta:

  • La cosiddetta “teoria ufficiale” spiega già sufficientemente come crollarono gli edifici durante l’11 Settembre 2001.
  • I teorici del complotto non hanno mai fornito dati alternativi tali da mettere in crisi le “tesi ufficiali”.
  • L’ingegnera forense Judy Wood si colloca nel mezzo, rifiutando entrambe le narrazioni, sostenendo che tutto si spieghi con l’utilizzo di un’arma energetica.
  • Wood non ha mai dimostrato chi e come avrebbe utilizzato tale arma.
  • Similmente alle teorie del complotto concorrenti, la teoria di Wood non è supportata da alcun dato.

Analisi

È chiaro quindi che la meglio nota come teoria della dustification (polverizzazione), non abbia avuto lo stesso successo di altre che sono sembrate più credibili. Ma ogni tanto tornano a circolare anche condivisioni Facebook dedicate a questa visione alternativa (per esempio qui, qui, qui e qui), dove dopo aver smontato le ricostruzioni scientifiche e quelle degli altri complottisti, Wood propone invece l’idea che un potente raggio (forse sparato da un satellite? Nda) in pieno stile Star Wars (come lei stessa sostiene) sia alla base del crollo delle Twin Towers.

drjudywood.com | È la stessa J. Wood a parlare di «Star Wars Energy Weapons (DEW)», ovvero un’arma energetica come in Guerre Stellari.

Ecco un esempio di come questo genere di contenuti viene presentato nelle condivisioni Facebook:

E’ possibile sapere COSA sia accaduto al WTC l’11 settembre !!!
Dr. Judy Wood ha condotto un’indagine forense completa su ciò che è accaduto fisicamente al sito del World Trade Center l’11 settembre. Sulla base della sua analisi delle evidenze raccolte, nel 2007 ha presentato prima una richiesta di correzioni (RFC) al NIST e in seguito un caso federale di Qui Tam per frode scientifica e conflitto di interessi nei confronti degli appaltatori che hanno contribuito a stilare il rapporto ufficiale emesso dall’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia (NIST) sulla distruzione delle Torri del World Trade Center.
Questo caso è arrivato fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti nel dicembre 2009.
L’analisi e la mole di prove presentate da Dr. Wood, come esposto nel suo rivoluzionario libro “Where did the towers go? Evidence of Directed Free Energy Technology on 9/11”, sono ad oggi l’unica indagine giudiziaria completa di dominio pubblico.

È stata un’arma energetica?

In che modo questa arma energetica avrebbe generato la dustificacion? Nel suo sito Web e in diverse pubblicazioni – le quali non sono state sottoposte a revisione paritaria da alcuna rivista scientifica -, Wood non lo spiega chiaramente. Suggerisce che il raggio potrebbe essere stato impiegato si vede in Star Wars. Tuttavia, rimane l’enigma su chi e dove avrebbe potuto sparare un tale raggio energetico, in grado di disintegrare le strutture portanti degli edifici nel momento stesso dell’impatto degli aerei. Questa ipotesi costituisce una ricostruzione alquanto complessa, mentre un’esplicazione più plausibile sembra essere proprio l’effetto dell’impatto degli aerei stessi.

In sostanza Wood ci bombarda con una serie di prseunte anomalie, spesso basate su mere foto, alle quali ha applicato svariati “perché?”. Così non si può costruire una teoria in grado di superare le altre, che già spiegano – dati alla mano – cosa sia successo negli attentati dell’11 Settembre. Un esempio di come le congetture di Wood si perdono nel mare di documentazione scientifica è possibile vederlo consultando nel sito curato da Paolo Attivissimo Undicisettembre, nel tag dedicato all’ingegnera.

Conclusioni

Con buona pace del Rasoio di Occam – e del buon senso -, Wood prende per buone le presunte anomalie dell’11 Settembre, secondo la narrazione prodotta dai teorici di complotto, ma scarta sia le spiegazioni ufficiali che quelle della concorrenza. Quindi aggiunge delle complicazioni teoriche, senza mai fornire reali prove a supporto. Tutto si basa su cosa secondo Wood potrebbe provocare ciò che vede nei filmati, alternativamente alle spiegazioni già fornite, che lei rifiuta senza presentare mai dati alternativi che le invalidino sul serio.

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