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Milano prima per furti e rapine, la classifica sull’indice di criminalità 2023: allarme sulle violenze sessuali

Secondo l'analisi del Sole 24 ore sui dati del Viminale, dopo Milano ci sono Rimini e Roma per numero di reati denunciati ogni 100mila abitanti

Prima per furti e per rapine ogni 100mila abitanti: la provincia di Milano è la maglia nera nella classificaL’indice della criminalità 2023“, stilata dal Sole 24 Ore con i numeri forniti dal Viminale relativi alle denunce alle forze dell’ordine. La provincia lombarda rispetto al 2019, periodo prima del Covid, vede però una diminuzione del numero totale dei reati, da 225.078 a 219.671. Nel report che entrerà a far parte dell’indagine annuale “Qualità della vita” del Sole 24 Ore, Rimini si posiziona al secondo posto, mentre la capitale è terza.

Aumentano le rapine, in calo i reati informatici

Una Milano meno sicura per strada che sul web. È questo il quadro descritto dal report del Sole relativo ai dati del 2022: 6.991,3 denunce ogni 100mila abitanti. L’edizione dello scorso anno vedeva il capoluogo lombardo al secondo posto, dietro Rimini, nelle rapine (103,4 ogni 100mila abitanti). Dato che quest’anno si attesta a 128,1 facendo volare la città in testa alla classifica. E non solo, con questi numeri Milano torna indietro fino al 2007 quando ci contavano 2.700 episodi di rapine in pubblica via in 12 mesi. È stato registrato un aumento anche dei furti: 2.943 denunce ogni 100mila abitanti nel 2021 contro i 3.871 del 2022. Male anche il dato delle violenze sessuali: se lo scorso anno il report ne registrava 14,7, l’edizione 2023 ne segnala 18,2 che valgono il quarto posto nella triste classifica dominata da Imperia (23,5). Un netto dietrofront è invece il dato fornito dalle truffe e frodi informatiche: da 698,9 casi ogni 100mila abitanti nel 2022, Milano scende a 622,1. Dietro Torino, Belluno e la provincia di Verbano-Cusio-Ossola. La classifica del Sole rinfocola di nuovo la questione della criminalità nella città lombarda che ha assunto altri 200 agenti della polizia locale che hanno giurato il 5 ottobre in piazza Duomo. Qualche giorno l’amministrazione ha istituito un comitato strategico di cui faranno parte il sindaco Sala, l’assessore al Welfare Lamberto Bertolé, quello alla Sicurezza Marco Granelli e l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli nuovo delegato alla sicurezza. L’edizione di quest’anno vede poi salire sul podio Roma, al terzo posto con 5.485,4 denunce, rispetto allo scorso anno, quinta con 4.856,1.

Roma, seconda per stupefacenti

La capitale ha raccolto 88,4 denunce per stupefacenti ogni 100mila abitanti, raggiungendo così il secondo posto. Un dato simile a quello dell’anno scorso (84,3) che però la collocava quinta dietro La Spezia, Catanzaro, Padova e Trieste. Al vertice del podio si conferma La Spezia, mentre il terzo posto vede la risalita di Padova.

Napoli, decima ma prima per associazione di tipo mafiosa

Decima nella classifica generale, dietro Milano, Rimini, Roma, Bologna, Firenze, Torino, Imperia, Livorno e Prato. Ma prima per associazione di tipo mafiosa: 1,3 denunce ogni 100mila abitanti. È seconda invece per rapine e ottava per furti. La provincia campana è ai vertici sia per furti di ciclomotori sia per i furti di motociclo, rispettivamente quinta con 41 denunce ogni 100mila abitanti e seconda con 159,5 denunce. Stessa posizione nel capitolo delle rapine: 116,8 sono le denunce ogni 100mila abitanti.

Violenze sessuali

Imperia è la provincia con più denunce per violenza sessuale: un doppio salto rispetto all’edizione dello scorso anno dove era terza. Da 16,3 denunce ogni 100mila abitanti, è passata a 23,5 denunce, superando Bologna e Trieste. Un aumento esponenziale per la provincia ligure che nel report 2020 ne contava 10,8. Quest’anno Bologna ne conta 21,6, mentre Trieste 18,9.

Omicidi colposi

Al vertice c’è Ravenna: 8 denuce ogni 100mila abitanti. Dietro Catanzaro (7,3) e Rovigo (7,0). La città romagnola quasi raddoppia il risultato del 2022 dove ne aveva registrate 4,7 (17esimo posto).

Associazione di tipo mafioso

Se al primo posto c’è Napoli, dietro seguono Crotone (1,2) e Cosenza (0,9). Una panoramica molto simile all’edizione dello scorso anno. Napoli contava 1,9 denunce ogni 100mila abitanti, Crotone 1,2 e Aosta 0,8.

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