Zerocalcare diserta il Lucca Comics: chi è pro e chi è contro il fumettista

Il collega Bevilacqua: «Chi commenta via la politica dal fumetto non capisce cosa sta succedendo». Osho: «Capisco, è un artista schierato, per lui sarebbe un problema»

Zerocalcare ha deciso di disertare il Lucca Comics and Games, la storica fiera internazionale che andrà in scena da mercoledì 1 a domenica 5 novembre nella città toscana. Una scelta, la sua, per prendere posizione sul conflitto che sta interessando in queste settimane Israele contro Hamas, con continui e pesanti bombardamenti dell’Idf sulla Striscia di Gaza. «Il patrocinio dell’ambasciata israeliana al Lucca Comics per me rappresenta un problema», ha precisato l’artista. «In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno seguente, dopo oltre 6mila morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero- che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare li dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire». Una scelta, quella del noto fumettista, che ha scatenato dibattito fuori e dentro il mondo delle illustrazioni. Se l’editore capisce la scelta di Zero, gli organizzatori di Lucca spiegano che levare ora il patrocinio sarebbe una mossa irresponsabile.


Da Vauro a Osho, fino a Bevilacqua: tutte le posizioni

«Sono completamente d’accordo con la decisione di Zerocalcare. Voglio specificare che non l’ho mai conosciuto di persona, conosco il suo lavoro, lo apprezzo molto e apprezzo anche molto questa sua posizione», ha dichiarato all’Adnkronos Vauro, specificando che al suo posto avrebbe fatto la stessa cosa. Giacomo Bevilacqua, il fumettista creatore della fortunata serie “A Panda piace“, pubblicato da Bao Publishing, la stessa casa editrice di Zerocalcare, ha dichiarato sui social: «Mi ha stupito il silenzio di Lucca. Mi ha stupito meno il fatto che abbia scelto di parlare dopo la dichiarazione di Michele. Così come immagino stupisca poco voi che anche io mi esponga solo ora. Ma nei giorni scorsi, ovviamente, in privato, c’è stata una forte discussione. Non mi ha stupito che Lucca non abbia rimosso il patrocinio ma mi ha stupito che non l’abbia fatto anche per ‘rispetto‘ ai partecipanti. Ecco, essendo io uno dei partecipanti e quindi essendo stato tirato in ballo, comunico che non mi sentirei mancato di rispetto se il patrocinio venisse tolto. E chi commenta con ‘via la politica dal fumetto‘ forse non ha ben chiaro che quello che sta succedendo nel silenzio generale non è politica. E forse a sto punto non ha nemmeno ben chiaro cosa sono i fumetti». Federico Palmaroli, in arte Osho, capisce il collega. «Ha assecondato la sua sensibilità – spiega all’Adnkronos – e va rispettato. Zerocalcare è un artista molto schierato e capisco che abbia imbarazzo a partecipare in questo momento ad una manifestazione che mostra quel patrocinio sul poster. Una buona parte del suo pubblico è molto ideologizzata. E avrebbe potuto criticarlo per questo».


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