Offese a Baggio, condannato (nuovamente) l’animalista Mocavero a 8 mesi per diffamazione

Il 63enne dovrà inoltre risarcire il Pallone d’Oro con 10mila euro. La condanna per gli insulti nella trasmissione “La Zanzara”

Il leader animalista Paolo Mocavero è stato condannato a 8 mesi di carcere e al pagamento di 10mila euro per aver diffamato (nuovamente) Roberto Baggio. La vicenda risale al 2018: ospite della trasmissione La Zanzara su Radio24, Mocavero – all’epoca candidato di Forza Nuova a sindaco di Padova – aveva criticato il simbolo del calcio italiano degli anni ’90 definendolo un «assassino». «Baggio – aveva detto – è uno che uccide animali. Non è solo un assassino, è un grande assassino. Tutti i cacciatori sono assassini, lui di più perché ha un’immagine, dunque maggiori responsabilità. L’unico cacciatore buono è quello morto. Mi auguro la morte di ogni cacciatore, anzi brindo ogni volta che qualcuno muore. Se Baggio muore durante una battuta faccio lo stesso, vado al funerale con lo champagne in mano».


Le stesse accuse erano poi state riportate sul sito dell’associazione animalista, da lui guidata, centopercentoanimalisti: «Roberto Baggio si dichiara Buddista, ma va a caccia, contestare questa realtà non credo sia diffamazione». Per Mocavero si tratta della seconda condanna sempre per diffamazione verso Baggio. Nel 2020 il tribunale di Padova lo ha condannato a 8 mesi con sospensione della pena dopo aver affisso manifesti all’aeroporto “Catullo” di Verona con immagini del Pallone d’Oro impegnato in attività di caccia. Nel 2016 – scrive Corriere della Sera – Mocavero aveva inoltre definito Baggio «un ignorante, perché la sua fede buddista gli dovrebbe impedire di andare a fare i viaggi della morte», riferendosi a una battuta di caccia a cui l’ex calciatore aveva partecipato in Argentina.  


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