Mario Giordano e la sua redazione i giornalisti più minacciati nel 2023. Alle loro spalle quelli di Repubblica e pure la presidente della Rai

Secondo il rapporto del ministero dell’Interno, sono finiti nel mirino 31 uomini e 12 donne: il maggior numero di atti intimidatori è avvenuto in Lombardia

Nei primi sei mesi del 2023 sono stati 43 i giornalisti o telecineoperatori che hanno subito pesanti minacce scritte o verbali che hanno portato talvolta ad aggressioni fisiche vere e proprie. Sono state raccolte dal ministero dell’Interno – direzione della polizia criminale- nel suo rapporto periodico sugli “Atti di intimidazione nei confronti dei giornalisti”. Secondo il rapporto la vittima più frequente di intimidazioni è stata la redazione di Fuori dal Coro, la trasmissione di Mario Giordano su Rete 4. Secondo posto per la redazione del quotidiano romano la Repubblica.


I numeri

A finire nel mirino delle minacce sono stati 31 uomini e 12 donne. Il maggiore numero di atti intimidatori è avvenuto in Lombardia (11), seguita dal Lazio (7) e dalla Campania (6). In nove casi c’è stata aggressione fisica vera e propria, in sei minacce verbali, in 5 missive minatorie, in 5 casi danneggiamenti a cose. Fuori dal Coro è stata vittima di cinque atti intimidatori, la redazione di Repubblica o suoi singoli giornalisti di quattro episodi di serie minacce. Fra le redazioni radiotelevisive bersagliate ci sono quella del Gr1 Rai, del Tg1, di Ore14 Rai, di Striscia la notizia, di Antenna Sud, di Telelombardia, di Zona Bianca Mediaset e della redazione sportiva Mediaset. Altre testate sportive cartacee hanno subito intimidazioni in genere da gruppi di tifosi. Fra queste la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport. Oltre a Repubblica altre testate cartacee hanno denunciato in procura le minacce ricevute. Fra queste la Nazione e la Sicilia. Nell’elenco dei minacciati c’è anche il presidente della Rai, Marinella Soldi che il 4 febbraio 2023 ha sporto denuncia dopo che le era arrivata una mail minatoria con questo testo: «Sono sempre riuscita a creare problemi, se non la giusta galera, a chiunque abbia violato i miei diritti civili e umani!».


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