Giulia Cecchettin, i Carabinieri confermano: «Un vicino chiamò il 112 per dare l’allarme, ma tutte le volanti erano già impegnate»

Un caso la telefonata di un abitante poco prima dell’assassinio della ragazza. Ma per l’Arma non furono forniti dettagli sufficienti

La notte in cui Giulia Cecchettin scomparve e poi fu uccisa, come confessato dall’ex fidanzato alle autorità tedesche, un vicino di casa assistette alla lite tra i due nel parcheggio davanti casa. E chiamò il 112, segnalando quello che aveva visto. Ma non fu mandata nessuna pattuglia a controllare. È quanto emerge dal verbale dell’ordinanza del Gip di custodia cautelare per Filippo Turetta. Nelle scorse ore era circolata la notizia che la Procura della Repubblica di Venezia si accingerebbe ad acquisire la registrazione della telefonata, per valutarne i contenuti e le procedure seguite da chi ha risposto. Ma i Carabinieri in una nota hanno smentito la notizia, fornendo la loro versione dei fatti. Quell’11 novembre in tarda serata al 112 arrivò sì una telefonata – ed una soltanto, non altre – da parte di un abitante di Vigonovo che riferiva «di un’accesa lite tra una coppia di giovani con un’aggressione fisica ai danni della ragazza». Ma diversi fattori impedirono l’invio di una volante, ricostruisce l’Arma. Nell’ordine: il fatto che il cittadino non fu in grado di indicare il numero di targa della macchina, il fatto che egli «concludeva la telefonata segnalando che la coppia era risalita a bordo e si era allontanata», e infine il fatto che le uniche due volanti in servizio nella zona a quell’ora fossero già impegnate per altri interventi. una rissa in un bar e una lite seguita a un incidente stradale. La telefonata della discordia, poi, «è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria non appena appresa la notizia della scomparsa della ragazza». I Carabinieri fanno sapere, comunque, che saranno avviati tutti gli approfondimenti necessari per verificare la correttezza delle procedure operative seguite».


Un sopralluogo prima dell’omicidio?

C’è un altro elemento che emerge dall’ordinanza del Gip, e riguarda il passaggio di Filippo Turetta con la sua Fiat Grande punto a Fossò, nell’area industriale dove qualche ora più tardi verrà filmato mentre aggredisce la 22enne. Gli inquirenti dovranno capire se alle 17.11, 19 minuti prima di passare a prendere la ragazza a casa, Turetta abbia fatto un sopralluogo o quale sia stato il motivo di quella deviazione. Intanto sono stati spostati i funerali di Giulia Cecchettin da Saonara, nel Padovano, a Prato della Valle, nel centro di Padova. Non è ancora stato comunicato quando verranno celebrati, ma si terranno nella basilica di Santa Giustina che, come riferisce Ansa, è una delle più grandi basiliche del mondo e per ragioni di sicurezza – si ritiene che vi sarà un grande afflusso di persone – è più adatta delle sedi di Saonara e Vigonovo.


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