Filippo Turetta, parla l’avvocato: «Non chiederò la scarcerazione»

Il legale che assiste il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin chiarisce che non ha intenzione di chiedere misure cautelari meno afflittive alla vigilia dell’interrogatorio con il gip

L’avvocato di Filippo Turetta non ha intenzione di chiedere la sua scarcerazione o una misura meno afflittiva, come ad esempio gli arresti domiciliari, in vista dell’interrogatorio di garanzia, previsto per domani 28 novembre davanti al gip di Verona. Dopo un’ora di colloquio in carcere, l’avvocato Giovanni Caruso ha detto di non voler anticipare se Turetta avrà intenzione di rispondere alle domande del giudice, o se si avvarrà della facoltà di non rispondere. Del 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, Caruso si è limitato a dire che «sta bene» ed è «apparentemente tranquillo». Non è escluso che Turetta possa anche rilasciare dichiarazioni spontanee davanti al giudice, fornendo comunque nuovi dettagli su che cosa sia successo nella notte di sabati 11 novembre e nei giorni successivi, quando ha deciso di scappare sulle montagne, per poi ripiegare in Austria e infine in Germania, dove è stato arrestato. Dopo l’interrogatorio di garanzia con il gip, nei giorni successivi Turetta dovrebbe essere sentito anche dal pm di Venezia, Andrea Petroni, che coordina le indagini dei carabinieri. Attesa entro il 1 dicembre anche l’autopsia sul corpo di Cecchettin.


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