Giulia Cecchettin, l’Università di Padova ha deciso: il 2 febbraio sarà consegnata la sua laurea alla famiglia

La delibera del Senato Accademico dell’Università di Padova, dove studiava Ingegneria biomedica la 22enne uccisa dall’ex fidanza

Il 2 febbraio 2024 sarà consegnata la laurea in Ingegneria Biomedica di Giulia Cecchettin alla sua famiglia. Così ha deciso il Senato Accademico dell’Università di Padova approvandone la delibera. La 22enne di Vigonovo, vittima di femminicidio per mano del suo ex fidanzato reo confesso Filippo Turetta, doveva laurearsi lo scorso 16 novembre, pochi giorni prima di essere uccisa. Nei giorni scorsi, la rettrice Daniela Mapelli ha sottolineato «l’enorme commozione di tutto l’ateneo nel dare l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin, nostra studentessa vittima di un efferato femminicidio». Sul fronte dell’istruzione, poco dopo il ritrovamento della 22enne si sono mobilitati anche il ministro Giuseppe Valditara, invitando studenti a docenti a rispettare un minuto di silenzio (ribaltato da molti in un minuto di rumore), e il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani che ha annunciato l’istituzione di borse studio dedicate a Cecchettin per gli studenti stranieri che vengono a studiare in Italia.


La ministra Bernini: «Siamo tutti coinvolti»

«Questo non riempie l’enorme vuoto che la sua tragedia ha lasciato nella famiglia, nella comunità e in tutti noi. La laurea sarà sua, l’ha guadagnata, le mancava solo la discussione e siamo profondamente onorati e grati alla famiglia per averci permesso di darle il riconoscimento che le spetta di diritto». Sono le parole della ministra dell’Università Anna Maria Bernini che ha ribadito la necessità educativa sorta ancora una volta di fronte all’ennesimo atto di sopruso di genere. «Educhiamo i nostri ragazzi al rispetto. Educhiamoli ai sentimenti», ha dichiarato la ministra. E se c’è un aspetto su cui non ha dubbi è che «per il contrasto alla violenza contro le donne siamo tutti coinvolti». Infine, ha rivolto i suoi ringraziamenti al padre, alla sorella e al fratello di Giulia per «l’impegno e le parole che in queste settimane stanno spendendo per la comunità».


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