Paul Pogba a processo al Tribunale nazionale antidoping il 18 gennaio: che cosa rischia

Il francese punterà a convincere i giudici dell’assenza di dolo, dopo aver preso un integratore ignorando gli avvertimenti riportati sulla confezione

L’udienza davanti al Tribunale nazionale antidoping sul caso di Paul Pogba è stata fissata al 18 gennaio alle 14.30, quando il centrocampista della Juventus dovrà difendersi dopo essere stato trovato positivo dopo un controllo nel post partita contro l’Udinese lo scorso 20 agosto. La Procura nazionale antidoping lo scorso 7 dicembre aveva chiesto quattro anni di squalifica per il francese, che in quel test era stato trovato positivo al testosterone metabolita. Nello specifico, la sostanza era la Dhea, classificata nella categoria degli anabolizzanti. Dopo le controanalisi che avevano confermato la positività, Pogba era stato sospeso.


La strategia

Pogba proverà a dimostrare l’assenza di dolo, che gli permetterebbe di ridurre la sanzione a due anni. Possibile anche l’intervento di esperti delle parti, per convincere i giudici del Tna sulle possibili attenuanti. Dopo la sentenza, il giocatore potrà fare ricorso al Tas e in seguito potrebbe passare alla Corte federale svizzera. Pogba aveva spiegato di aver preso un integratore durante una vacanza a Miami su consiglio di. un amico medico. Quella decisione sarebbe stata presa senza consultare la dirigenza juventina.


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