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Le lacrime di Chiara Ferragni per Balocco non hanno fatto boom

27 Dicembre 2023 - 20:50 Fosca Bincher
La tuta grigia indossata nel video era già esaurita otto giorni prima

Non è stato l’ultimo miracolo di Chiara Ferragni quello della tuta grigia Laneus da 600 euro indossata e bagnata dalle lacrime nel famoso video di scuse per il pasticcio del pandoro rosa Balocco. Il capo non è andato esaurito in seguito a quel video, ma risultava «sold out» già otto giorni prima. Il 10 dicembre infatti l’account Tumbir “chiaraferragniwardrobe”, che posta ogni capo indossato dalla influencer su Instagram svelandone marca e prezzo, segnalava che la tuta grigia era esaurita e quindi non più acquistabile.

L’accusa di Selvaggia Lucarelli

Aveva dunque ragione Selvaggia Lucarelli, l’implacabile accusatrice della Ferragni che ha svelato già a fine 2022 il pasticcio del Pandoro, a sentenziare su X la vigilia di Natale: «Così, per la cronaca, era falsa pure la storia della tuta Ferragni sold out». Lucarelli allegava un post pubblicato su Linkedin da una giornalista praticante, Loredana Barozzino, che aveva contattato l’azienda produttrice della tuta grigia da 600 euro. «La tuta Laneus», scriveva, «che è un marchio di Daddato SpA – interessante azienda pugliese, era sold out ben prima del video in questione. Come lo so? Semplice, ho chiamato la Daddato e mi è stato detto che la notizia del sold out non è corretta. O almeno su molte testate è stata data in modo ambiguo. Ho chiesto alla Daddato se mi scrivono due righe e mi dicono la loro versione dei fatti. Al momento sono in attesa».

Le Ferragni con quella tuta a St. Moritz

La tuta prima del giorno delle lacrime era stata indossata dalla stessa Chiara Ferragni in un servizio fotografico girato a St. Moritz, e in altre occasioni e in vari colori è stata indossata sia da Chiara che da sua sorella Valentina sempre in foto pubblicate su Instagram. Il marchio Laneus in realtà è stato creato da un’azienda di Bologna, il Laneus Group di Antonella Bartoletti e Alessandro Spina, che proprio pochi giorni prima del caso Ferragni è stata messa in liquidazione con lo scioglimento volontario dell’azienda. Il fatturato 2022 era di 1,7 milioni di euro e aveva ancora un piccolo utile di 45.957 euro, ma gli affari erano stati complicati dall’inizio della guerra dell’Ucraina. «Permane l’effetto negativo», scrivevano in bilancio gli amministratori, «dato dalla chiusura del mercato russo dovuto alla guerra in Ucraina».

Il passaggio di mano del brand

Il marchio Laneus però nell’ottobre 2022 era stato dato con un contratto di licenza ai pugliesi della Daddato, una azienda del settore in rapida crescita anche se parecchio assistita da fondi regionali, europei e contributi pubblici nazionali. La Manifatture Daddato poi – come segnala nella documentazione di bilancio, hanno acquistato durante il 2023 il 60% del marchio Laneus per 800 mila euro. E l’hanno unito agli altri brand di moda giovane su cui sta puntando, come “Barrow” e “A Paper Kid”. E certo il fatto che la Ferragni indossasse quei capi deve avere aiutato le vendite dell’azienda che però non era certamente in grado di pagare cachet come quelli di Balocco (un milione di euro).

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