Vladimir Luxuria, la riscoperta della Fede dopo l’incontro col Papa: «Così si è accesa una fiamma che credevo spenta»

L’ex deputata di Rifondazione Comunista ha raccontato in una lettera ad “Avvenire” il suo rapporto con la Chiesa, dal passato complicato alle nuove speranza per il futuro

«So che ci sono ancora tanti ostacoli per una piena accoglienza, che la strada è tortuosa e in salita, però questa strada per la prima volta nella storia della Chiesa è stata imboccata. Adesso mi sento più serena». A parlare è Vladimir Luxuria, che in una lettera pubblicata su Avvenire ha parlato del suo rapporto complicato con la Chiesa e con Dio. «Io non riesco a vivere senza Fede. Ci ho provato a rinnegarla con l’unico risultato di brancolare nel buio, procedendo a tentoni nelle giornate vacue, stordita da sostanze varie, smarrita in un labirinto esistenziale», esordisce l’artista e opinionista 58enne, ex deputata di Rifondazione Comunista. Nella lettera pubblicata su Avvenire, Luxuria si definisce «una pianta avvizzita in un terreno arido» e racconta di come è evoluto nel tempo il suo rapporto con la Fede.


L’infanzia

A 16 anni Luxuria confessa al parroco della sua città, a Foggia, di voler cambiare aspetto. Una decisione che secondo il confessore avrebbe dovuto essere repressa «attraverso la preghiera», così da tenere a bada le «tentazioni diaboliche». In un primo momento, la futura deputata segue il consiglio del suo parroco. «Ci ho provato – rivela – per giorni, settimane, mesi. Mi rendevo conto però che con il passare del tempo stavo diventando una persona peggiore, malinconica, cupa, irascibile». A quel punto, Luxuria inizia a dubitare di tutto: «La mia anima femminile era dentro un corpo diventato un fardello insopportabile. Perché Dio mi aveva creata così? Ero una scheggia impazzita, sbagliata e non prevista nel creato divino?».


L’incontro con Papa Francesco

Luxuria dice di essersi trovata di fronte a un bivio: «la Chiesa o me stessa, la morte o la vita». Negli anni successivi, l’artista ed ex deputata diventa una delle più accese avversatrici del Vaticano, al punto che va a protestare contro Papa Wojtyla in Campidoglio vestita da Eva peccatrice. «La religione cattolica non mi contemplava e io ricambiavo il favore», sintetizza Luxuria. Non del tutto, però. L’artista racconta infatti di aver conosciuto alcuni sacerdoti, tra cui don Andrea Gallo, che hanno provato a convincerla a non abbandonare il mondo della Chiesa. Luxuria comincia quindi a pensarci su, fino a quando don Andrea Conocchia, prete di Torvajanica, le fa una sorpresa. «Mi dice al telefono: “Vuoi conoscere Papa Francesco?”. E così mercoledì 13 dicembre con l’icona della Madonna di Montevergine tra le mani ho stretto la mano a quel Papa che ci ha definite “figlie di Dio”, ringraziandolo», racconta Luxuria. Nella comunità Lgbtq+, riconosce l’attrice, c’è ancora «tanta diffidenza giustificata verso il Vaticano». Eppure, conclude Luxuria, «il diritto alla Fede non è incompatibile con l’orientamento sessuale o l’identità di genere».

Foto di copertina: ANSA/Fabio Frustaci | Vladimir Luxuria all’International Film Fest di Roma, (27 ottobre 2023)

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