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«Selvaggia Lucarelli peggio dello squalo che mi ha attaccato», lo sfogo di Matteo Mariotti: il caso della raccolta fondi per curarlo – Il video

05 Gennaio 2024 - 13:53 Redazione
Il 20enne di Parma ha subito un'amputazione della gamba dopo l'aggressione nelle acque australiane: ora è tornato in Italia per un secondo intervento

Chi è con lui prova a dissuaderlo, ma Matteo Mariotti è categorico: «Voglio dire molto onestamente quello che penso di Selvaggia Lucarelli». Familiari e amici che lo circondano vorrebbero che fosse più cauto con le parole ma il 20enne di Parma, che ha subito un’amputazione della gamba dopo l’attacco da parte di uno squalo nella acque del Queensland, in Australia, ai cronisti che lo aspettano fuori dall’ospedale Rizzoli di Bologna non si risparmia. «Selvaggia, hai proprio fatto un grande errore con me, il male che mi hai fatto non lo puoi nemmeno immaginare, tu paragonata a uno squalo sei molto più forte e molto più pericolosa», ha detto trattenendo con rabbia le lacrime. Dopo quanto accaduto, gli amici hanno avviato una campagna di raccolta fondi su GoFundMe che aveva raggiunto i 61mila euro, poi bloccata in seguito all’intervento di Selvaggia Lucarelli che sui social aveva avanzato alcuni dubbi sull’iniziativa. Secondo la firma del Fatto Quotidiano, non erano chiare le voci di spese e a cosa sarebbero serviti i soldi raccolti. Anche oggi, ritornando sulla vicenda, sostiene che il giovane fosse coperto da una assicurazione per le spese all’estero e che in Italia potrà contare sul Servizio sanitario nazionale. Nel post con il video dell’attacco, Mariotti spiega di non aver sottoscritto la Medicare australiana ma di averne fatta una in Italia prima di partire. Dopo l’amputazione sotto al ginocchio, si sottoporrà a un altro intervento al Rizzoli, e ai giornalisti che lo aspettavano in ospedale si è detto fiducioso per il suo recupero.

L’odio online

Matteo ha ringraziato amici, parenti e conoscenti, ma ha raccontato anche di aver ricevuto moltissimi messaggi offensivi. «C’è stato anche odio nei miei confronti, sono state dette cose false, in modo ingiusto, è successo per una raccolta fondi che hanno lanciato i miei amici destinata a me, per la mia vita futura in cui avrò bisogno di aiuto», ha spiegato il 20enne, «mi è stato detto che sono un truffatore, la mia unica colpa è di essere sopravvissuto». A chi lo incalzava, ha poi aggiunto: «Selvaggia mi ha fatto un male indescrivibile, una persona terribile in un momento della mia vita in cui non ne avevo bisogno. Quello che mi hai fatto non è giusto, sei una brutta persona, e farò in modo che lo sappiano tutti: mi hai scaraventato addosso, in tutti i modi possibili, tante persone». Dal punto di vista sanitario, il giovane dovrà ora affrontare un lungo percorso ma i medici sono ottimisti. «Servirà qualche settimana per farlo guarire da questo intervento, poi procederemo con la protesi», ha spiegato il professore ordinario di Ortopedia all’Università di Bologna e direttore Clinica ortopedica I del Rizzoli Cesare Faldini, «bisogna intervenire per modellare la parte dell’arto rimasta, farà una protesi immediata che costruiamo qui in istituto e gli permetterà di compiere i primi passi, poi farà la protesi temporanea e la definitiva. Dobbiamo salvargli il ginocchio e lo gestiremo nei prossimi mesi».

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