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La vacanza con Cicciolina e i piatti frantumati per rabbia: il libro che racconta i segreti di Berlusconi

12 Gennaio 2024 - 06:11 Redazione
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Il libro di due cronisti "Una battuta, presidente"

Si chiama Una battuta, presidente ed è il libro che racconta dal 1996 al 2020 il quarto di secolo passato in via del Plebiscito 102 ad aspettare Silvio Berlusconi da due cronisti. Ovvero Vittorio Amato dell’AdnKronos e Giovanni Lamberti dell’Agi. Il Fatto Quotidiano oggi anticipa alcuni degli aneddoti presenti nelle pagine del tomo. Tra questi ce n’è uno che coinvolge Ilona Staller. Ovvero l’attrice porno che diventerà famosa con il nome di Cicciolina. All’epoca (il 1973) la cittadina ungherese faceva la modella a Milano e lui la portò in vacanza su un’isola greca: «Andammo con il suo jet privato. Ho un ricordo bellissimo. Potete anche non credermi, ma non ci fu sesso tra di noi. Solo una simpatica amicizia», ricorda lei. «Era un giovane imprenditore piuttosto magro. L’ho trovato affascinante, intelligente e bello».

Il souvenir

Tanto da aver conservato un souvenir di quella vacanza: «Conservo una sua mutanda, la conservo per ricordo della simpatica amicizia». Un altro aneddoto riguarda una statua di Marte con Venere che però era evirata: «Fate qualcosa», chiedeva ai suoi collaboratori. Dopo mille autorizzazioni burocratiche e migliaia di euro pubblici spesi, arrivò una protesi per aggiungere il pene al monumento. Amato e Lamberti rivelano anche un retroscena che riguarda il fratello della mamma della leader Pd Elly Schlein, ovvero Mario Viviani. È stato lui a scrivere il contratto di vendita di Villa San Martino ad Arcore. Poi c’è la donna più importante della vita del Cavaliere, ovvero mamma Rosa. Che dopo un trapianto di capelli e una bandana messa per protezione lo freddò: «Non capisco perché lo fai. Tu sei bello così, al naturale». Un’altra volta, per fare colpo su Rupert Murdoch, regalò a sua moglie una collana di diamanti. Che però apparteneva a Veronica Lario. Che per ripicca lanciò altri gioielli nel laghetto di casa.

Il Silvio furioso

Il libro rivela anche una serie di aneddoti sulle ire di Berlusconi. Nel 2001, quando seppe della morte di Carlo Giuliani al G8 di Genova, tirò un pugno al muro e si fece male alle nocche. Quando Veronica scrisse a Repubblica nel 2007 sulle sue donne, lui era in Polonia. Quando lo seppe gettò il cellulare a terra. Poi c’è la lite con Gianfranco Fini, prima della quale tra i due ci fu un pranzo a Montecitorio: «Il Cavaliere perse le staffe, si alzò gridando, impugnò un piatto e lo sbatté sulla tavola imbandita. Il rumore del piatto in mille pezzi fu sentito anche dai commessi parlamentari fuori dalla stanza».

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