Trentino, abbattuto l’orso M90 dopo il via libera della Provincia. Pichetto Fratin: «Non può essere l’unica soluzione»

L’animale, che era dotato di un radio collare, era stato definito dall’Ispra come «confidente e problematico»

L’orso M90 è stato abbattuto oggi nella zona di Val di Sole. D’altronde il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, era stato chiaro, quando aveva decretato: «L’orso va rimosso». La notizia però non ha mancato di far discutere. Nel dibattito è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha commentato: «La soppressione non può essere l’unica alternativa. Se quanto fino ad oggi messo in campo con la provincia di Trento non è stato sufficiente, l’impegno – da parte di tutti – deve essere quello di moltiplicare gli sforzi per individuare ogni soluzione possibile a garantire una convivenza pacifica nei territori. Ho nuovamente mobilitato tutte le strutture che fanno capo al Ministero per definire una strategia tempestiva in cui l’abbattimento debba essere davvero la soluzione estrema».


L’animale, che era dotato di un radio collare, era stato definito dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ndr) come «confidente e problematico». La condanna da parte dell’Istituto, che ha risposto alla richiesta della provincia tramite documento, era stata inevitabilmente influenzata dalle incursioni dell’animale nei centri abitati della zona, nonostante i tentativi di dissuasione. Lo scorso 28 gennaio, M90 aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana.


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