Lite Lega-FdI in Trentino, il partito di Meloni non entrerà nella nuova giunta di Fugatti: ecco cos’è successo

I due partiti alleati a Roma ai ferri corti in Provincia autonoma di Trento, dove sono arrivati quasi appaiati alle ultime elezioni

Maurizio Fugatti, all’inizio del suo secondo mandato da presidente della provincia autonoma di Trento, non avrà l’appoggio di Fratelli d’Italia, che ha annunciato lo strappo con Lega alla luce delle deleghe della giunta Fugatti bis, presentata oggi. «Vista la composizione della giunta annunciata dal presidente Fugatti, Fratelli d’Italia ritiene di poter dare il proprio contributo al bene del Trentino anche senza farne parte, d’intesa con i componenti dell’intero gruppo consiliare provinciale», ha fatto sapere il commissario provinciale di FdI Trentino Alessandro Urzì. La ragione? La vicepresidenza della Provincia autonoma non è andata alla meloniana Francesca Gerosa, come invece era previsto nell’intesa raggiunta prima delle elezioni, bensì al fedelissimo di Fugatti Achille Spinelli, della lista del governatore. «Restiamo sempre disponibili a essere adeguatamente coinvolti in futuro nel rispetto degli accordi con cui ci siamo presentati agli elettori e della forza che gli stessi elettori ci hanno attribuito», ha concluso Urzì.


Cosa succede ora?

Sono due i neo assessori meloniani della giunta di Fugatti: Gerosa, all’Istruzione, e Claudio Cia, alle Politiche per la Casa, Disabilità e Trasporti. I due ora – uniche due new entry della giunta – potrebbero dimettersi, privando il governo provinciale di un terzo dei suoi componenti. Alle scorse elezioni la Lega aveva ottenuto più preferenze rispetto a Fratelli d’Italia: 13% contro 12%, mentre la lista civica di Fugatti aveva raccolto il 10%. Completano la lista delle nomine Roberto Failoni (Lega) assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca; Mattia Gottardi (La Civica), assessore all’urbanistica, energia e sport; Mario Tonina (Patt), assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione.


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