Stop all’abbattimento dell’orsa F36, il Tar Trento ferma di nuovo Fugatti: «Meglio la cattura»

Secondo il tribunale amministrativo, la soluzione più «ragionevole» per fermare l’animale è portarlo nel centro di Casteller, dove sono rinchiusi altri orsi considerati pericolosi

Puntuale è arrivata ls sospensiva del Tar di Trento che ha bloccato l’ordinanza di abbattimento dell’orsa F36 del presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti. Il giudice amministrativo ha accolto il ricorso dell’associazione animalista Leal Odv, che si era opposta alla decisione di Fugatti il giorno dopo la firma dell’ordinanza. Il Tar ha disposto la cattura dell’animale e la custodia nel centro di Casteller, a Trento. Secondo il giudice amministrativo, quello della detenzione è «l’unica cautela ragionevolmente praticabile», escludendo l’abbattimento. Il Tar ha poi chiesto alla provincia di Trento di depositare entro 10 giorni il parere dell’Ispra sulla presunta pericolosità dell’orsa, e il rapporto tecnico intitolato: «La popolazione degli orsi in Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali». Sul destino dell’orsa F36 il Tar tornerà in udienza il prossimo 12 ottobre.


L’ordinanza dopo due aggressioni

La decisione di Fugatti era stata presa lo scorso 8 settembre, dopo che l’esito degli esami genetiche sull’orsa F36, individuata come la responsabile di un’aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località M’andrei contro due ragazzi. L’animale è stato protagonista anche di un «falso attacco», cioè quando avrebbe avuto un atteggiamento aggressivo contro due escursionisti in località Dos del Gal, nel Comune di Sella Giudicarie, il 6 agosto scorso.


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