New York, non si trovano giudici popolari per il processo contro Trump: «Siamo intimiditi dall’ex presidente»

Dopo due giorni di udienze, scrive la Cnn, sono stati trovati tre giurati su 12, più sei sostituti

Trovare una giuria popolare che giudichi Donald Trump sembra essere più difficile del previsto. La maggior parte dei candidati finora è stata scartata, tra chi si è dichiarato «non imparziale», chi sostenitore o chi, al contrario, oppositore dell’ex presidente. Dopo due giorni di udienze sono stati, infatti, trovati solo tre giurati su 12, più sei sostituti, per il processo a suo carico. Ovvero, quello istruito dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, nel quale Trump è accusato di aver comprato il silenzio di una ex pornostar, Stormy Daniels, durante la campagna presidenziale del 2016, affinché tacesse su una loro precedente relazione. Trentaquattro capi di imputazione e almeno due mesi di udienze. Si tratta del primo procedimento penale contro un ex presidente e l’unico che potrebbe chiudersi prima del voto del 5 novembre. Nel processo penale statunitense, l’imputato viene giudicato da una giuria popolare: normali cittadini che hanno il compito di emettere un verdetto di innocenza o colpevolezza. Saranno poi i giudici togati a decidere la pena. Tale diritto, quello della giuria popolare, è garantito dal sesto emendamento della Costituzione Usa. Alle persone che formeranno la giuria popolare, e che dovranno avere determinati requisiti per assumere il ruolo di giudice e rispondere ad alcune domande fatta dalla difesa e dei procuratori prima di essere selezionati, viene chiesto un atteggiamento imparziale. E, proprio, nel caso del processo a carico Trump, molti dei giurati selezionati – che nel suddetto processo saranno protetti dall’anonimato – si sono ritirati dopo aver dichiarato di non essere in grado di essere «neutrali». «In questa aula si fa la storia», ha detto uno di loro alla Cnn, ammettendo di «essere intimidito» dalla figura dell’ex presidente.


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