Chi è Alvin Bragg, il procuratore di Manhattan afroamericano che ha incriminato Donald Trump

Nato ad Harlem 49 anni fa e laureato ad Harvard, si è occupato della morte di Eric Garner e delle accuse ad Harvey Weinstein

Il primo procuratore afroamericano di Manhattan Alvin Bragg è anche il primo a incriminare un ex presidente negli Stati Uniti, Donald Trump. Nato ad Harlem, New York, 49 anni fa, e laureato ad Harvard, Bragg ha una lunga carriera alle spalle. Nel 2014 ha rappresentato contro il New York Police Department, la madre di Eric Garner, ucciso dalla polizia mentre ripeteva «I can’t breath», non riesco a respirare. Ma si è anche occupato delle accuse di abusi e molestie contro Harvey Weinstein, l’ex potentissimo produttore cinematografico travolto dallo scandalo sessuale. Durante la campagna elettorale che lo ha portato a diventare procuratore di New York, prendendo il posto di Cyrus Vance, ha più volte espresso la necessità di rendere le forze di polizia più responsabili delle loro azioni, per contrastare le violenze soprattutto contro la comunità afroamericana. E lo ha fatto da vittima, lui stesso, di quei comportamenti discriminatori: a 15 anni infatti, come ha raccontato, un agente gli puntò una pistola alla testa. Da procuratore di Manhattan ha creato quindi la Special Victims Division dedicata ai reati sessuali e alla violenza domestica, rafforzando anche la Hate Crimes Unit nel tentativo di riportare fiducia nelle forze dell’ordine.


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